. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Vn gvan Signore mi domandò vn giorno vnàtmprefa > per la quale ei potè fé fare intendere alCMondOyche egli haueua gran defderio, e cercauatutti i modi di diuentare maggiore : perche io glifeci dipingere vn Imperatore armato e veflito ùl% antica fopra vn Mondo con vn libro in vna ma*no y e nellaltra vnajpada con quelle pafole, e %vno c^y e caesar. volendo fgnifcare,che M ^ i*4 LE IMP RESE DEL per mezzo delle lettere e dell armi acquilo Giulio Cefare limperio e l Dominio di tutta la terra. PRENCIPB DI MELFI*. Nel tempo chel Signor Prencipe di Melfi


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Vn gvan Signore mi domandò vn giorno vnàtmprefa > per la quale ei potè fé fare intendere alCMondOyche egli haueua gran defderio, e cercauatutti i modi di diuentare maggiore : perche io glifeci dipingere vn Imperatore armato e veflito ùl% antica fopra vn Mondo con vn libro in vna ma*no y e nellaltra vnajpada con quelle pafole, e %vno c^y e caesar. volendo fgnifcare,che M ^ i*4 LE IMP RESE DEL per mezzo delle lettere e dell armi acquilo Giulio Cefare limperio e l Dominio di tutta la terra. PRENCIPB DI MELFI*. Nel tempo chel Signor Prencipe di Melfi eraGenerale pel Re in Piamote ( della bonta,giujlitia emodestia del quale farà fempre ricordeuole quelpae-fé) mi ricordo hauer vislo intorno alfuo Lione^jAzurroper imprefa cofi fatte parole, solatyrco NsciENTiAET finis, volendo per-ciò fignificare che, tutto ctieifoffe pouerofignorcsfuor ,viueua no dimeno attento,fappìendo nella fua co fetenza no hauere errato, e che dopola morte non qlimacherebbela mifericordiadiDio. Vnhuo S. GAS. ingiuftamente offefo, tts


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