. Dialogo pio et specvlativo, con diuerse sentenze latine & volgari. a IrTercole doueuitu direit^vna ^ tal^tra cofitfu{comefcriue (iAnnio)perche capitandoin quelluogo Hercole Egytio^che altro nofigni-fica che huomo tuttopilofoycome coperto della ptlle delLionCi chiamato Arno, t^ il medefimoHercole Mufdvno^cioe Lionefamofo per lafua^irtumn fignificando M u fa altro chefama i^njirtu,^ rompendo lapietra hoggidetta GoJfo-linajdette adito alfiume^cheprima da quella ri-tenutofaceua apie diFiefole ^vngrandtfitmo la^gO)delquale benifitio ricordeuoli queiprimi Fio-retiniyche quiuifuronopoHida lano,come
. Dialogo pio et specvlativo, con diuerse sentenze latine & volgari. a IrTercole doueuitu direit^vna ^ tal^tra cofitfu{comefcriue (iAnnio)perche capitandoin quelluogo Hercole Egytio^che altro nofigni-fica che huomo tuttopilofoycome coperto della ptlle delLionCi chiamato Arno, t^ il medefimoHercole Mufdvno^cioe Lionefamofo per lafua^irtumn fignificando M u fa altro chefama i^njirtu,^ rompendo lapietra hoggidetta GoJfo-linajdette adito alfiume^cheprima da quella ri-tenutofaceua apie diFiefole ^vngrandtfitmo la^gO)delquale benifitio ricordeuoli queiprimi Fio-retiniyche quiuifuronopoHida lano,come altro-ue intenderaiypero di poi fimpre honorarono €5*per Infegnaritennero lajkitua dtCercole infie-me col Lioneichiamando il fiume Arno. Alaodianchora di gratia^quejia altra miajfiecu-latione. Del tempo che i Fiorentini diceuano diviuerein liherta^ ei feciono battere vna monetu 0 fcudo dor r: D lALO GO PIO dorOiCome qldiSole: ilconio del quale^dopo cheegli hehhono cacctato il Cardinale de Ad^dici cotCuginp ^lejJandrOiO che q^^pofoj[e mrfattoneltajjedtoyta tale^. In quejiofcudo adunqueyche io trouai taltrogiorno m mano d vn Camhiatore cercado le me-daglie antichejo conjideraiper leparole che i pOuen huominiyvolendo moftrare che non harehhono mdi altropadronefe non Iddio (defiderio cer^tumente huonofe alieletione ^ aUe parole fojfe*roftate le loro opere conformi) non saccorgeronoche Dio medefmo acettundo da vn lato la lorohuona^uolontaAaltaltrogtauertiua che nonjigomrnandohene^eicaderehhononelle mani de i loro ET SPEG\rLATI V O. 45, loro nimichcomeaccadde lahno ijjoxhe il Du* ca<tdleJfandrofenefecePadronei^dopo lui il Stgnor Cofimb de Aiedicu ^ i p /:« t. G^^ando io hareiguardatoinqueBofcudo dieci anniy io fer me noncifaprei^vedere altro di quello, che forfetu vedi. vr an. JSlon haitugia^uedutola formal^ figura di quella (tdrmcy che iCfeo^ mantihannochiamatzi Carcere, Confirettay^ attrihuitala a Saturnoj a i po^^i, aile cauer- ncy aifipolchriy a i luoghi affediatiy a ogni
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