. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. templare. VnFrìncìpe f che ad alcuni intenfi fuoì dolori mai ri^ medio trottato non aueua, col racco mandar fi aU la T^^J^N ZIA TA da quegliJìlibera» Cap. XLVJ. 5*^^?^^^^!^ On llluftre fembiante di onoratiflì-isV^T/^^ mo Principe, per grande flatura dicorpo, e per molto vigor danimofacendo teiiimonio di fuo valore,vedemmo già noi Padri della Nù-ziata alloggiato nelnoflroConuento lo llluftrif^/imo Claudio Landi Principe di Val di Taro : &egli ne fé faperecon Tefèmpio dVn miracolofoaccidente nella fua Perfona auuenuto, che
. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. templare. VnFrìncìpe f che ad alcuni intenfi fuoì dolori mai ri^ medio trottato non aueua, col racco mandar fi aU la T^^J^N ZIA TA da quegliJìlibera» Cap. XLVJ. 5*^^?^^^^!^ On llluftre fembiante di onoratiflì-isV^T/^^ mo Principe, per grande flatura dicorpo, e per molto vigor danimofacendo teiiimonio di fuo valore,vedemmo già noi Padri della Nù-ziata alloggiato nelnoflroConuento lo llluftrif^/imo Claudio Landi Principe di Val di Taro : &egli ne fé faperecon Tefèmpio dVn miracolofoaccidente nella fua Perfona auuenuto, che i donidefiderati, tofto riceuuti, doppiamente fon pochi anni innanzi chevenifie prefèn-zialmente quefio Principe a render grazie di ri*ceuuta fànità,con le membra talora ardenti di febbre:ma del dolore della fchiena trauagliando lvndi appreffo laltro, né vedendofi curabile la infer-mità per lunga proua di molti rimedi) naturali,dalui iperimentati,che giouamento non apportaua-ilo ) daltro che di appaHìonate voci, & il più di grida. delhSanttfs, Mun^xta. i^j grida per intcnfli doglia, egli non fi nutriua . La-onde ridotto a mala Ipe; anza di più quietare già-mai ; quantunque noto gii folle conuenir le cofcauuerlè con forte animo fopportare ; aiutato dapiù alto configlio ; & innalzatoli con la generofi-tà del Ilio rpirito a più alto medicamento, piegòle ginocchia dauanti alla maeftà dellannunziataRegina del Cielo, dicendo, che fein detrimentodellanima liia non era il venir libero daquella-fpriHìmo male, volelle Ella,ancorache da lui nonfi meritafc per Tua bontà liberamelo . Fattafi da-lui la domanda:, e dentro a fé ^q.{{o dilcorrendo-quante grazie re nder vorrebbe, e qual- memorianellempio per fi fatto beneficio porrebbe j co-minciò in quel punto a fentir alleggiamento allaffanno , e partirfi le angofciofe punture, fenza piùalcuna ritornarnegli. Da che prelk Iperanza, edellalta virtù fatta fede al trauagliato cuore den-tro a lèfiefio;
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