. Ricciardetto di Niccolò Carteromaco [pseud.]. o egli è di volgere le inaileAl Cafro lido, e di tornare in Spagna,E feguir Carlo fino a Roncifyalle ;Che il buon vecchio a ragion di me fi lagna,Chio ftia dove fi canti, ove fi balle,E in ozio dolce il fudor fi fparagna,Ne penfi a lui, che del valor fuo degnoJy prefTo ornai di dar lultimo fegno, Però f L% Si£. MacUaca Flavia Tcodoli Baloguetti. VENTITREESIMO. %o966 Però chi in Spagna ha di venir desio,A me saccolli, che fciolgo le velePer quella volta: né turbato o rioAverò il mare, ne il vento crudele;Che Apollo, il fanto Apollo è il nocchier m


. Ricciardetto di Niccolò Carteromaco [pseud.]. o egli è di volgere le inaileAl Cafro lido, e di tornare in Spagna,E feguir Carlo fino a Roncifyalle ;Che il buon vecchio a ragion di me fi lagna,Chio ftia dove fi canti, ove fi balle,E in ozio dolce il fudor fi fparagna,Ne penfi a lui, che del valor fuo degnoJy prefTo ornai di dar lultimo fegno, Però f L% Si£. MacUaca Flavia Tcodoli Baloguetti. VENTITREESIMO. %o966 Però chi in Spagna ha di venir desio,A me saccolli, che fciolgo le velePer quella volta: né turbato o rioAverò il mare, ne il vento crudele;Che Apollo, il fanto Apollo è il nocchier mio,E a mia cuftodia è il coro almo e fedeleDelle Caftalie dee, fcorta ficura ;Onde vo lieto, e privo dì paura. Non penfate però, che tempo lungoIo voglia ilare di Cobona fuora ;Che le da voi per Carlo or mi difgiungo,Donne gentili , rivedremci or ora:Che con troppo dolore io mi dilungoDa Defpina che piange e saddolora,Separata dal fuo caro contorte,E fla in periglio di vergogna e morte. Fine del Canto Vmtitrwfimo 9 Parte II O CAM. no. CANTO XXIV. ARGOMENTO. Gan dì Maganza invita Carlo e i puoiAl loco Scellerato della per Francia i giovinetti lalato defirier vola Lirina ;Con Ricciardo in uccel fi cangia poiPer liberar la mifera rio r per coprir lempia congiura,Infilza a Carlo mille ciance , e giura. Già liberata dalle man de* MoriLa Spagna, Carlo faceva ritornoIn Francia carco di lodi e donori,Dequali il viver fuo fufempre ador-Ma gli empi Maganzefi e traditori, (no*Intenti fempre a fua rovina e feorno,Seran piq volte radunati infiemePer ufar contro lui lor forze eftrepie. Aveva VENTIQUATTRESIMO, % 11% Aveva Ganellon, lor capo e guida,Da Parigi una villa £Ìfai fa radunar fua g$nte infida,E dille lor: Fin qui mifera e vanaFu noftra aftuzia ; ma non fia che ridaSempre Carlo di noi. Facile e pianaHo trovato una via di rovinarlo:Però badate bene a quel eh* io parlo.| Duella milizia fua la miglior parteÉgli ha perduta in


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