Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . ria di Religione , diopinione a modo fuo, PIE DI COSIMO PITTORE FIORENTINO Così detto, perchè fu difcepolo di Cofimo Rojìelli,fiato 1441. ^ 1521. >Acque Piero di un tal Lorenzo orafo, e fin dalla primaetà fu pofìo dal padre nella in quei tempi fioritiffimafcuola di Cofimo RolTelli ; e perebè egli era, come li fuoldire, nato pittore


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . ria di Religione , diopinione a modo fuo, PIE DI COSIMO PITTORE FIORENTINO Così detto, perchè fu difcepolo di Cofimo Rojìelli,fiato 1441. ^ 1521. >Acque Piero di un tal Lorenzo orafo, e fin dalla primaetà fu pofìo dal padre nella in quei tempi fioritiffimafcuola di Cofimo RolTelli ; e perebè egli era, come li fuoldire, nato pittore, avanzatoli in breve tempo di granlunga fopra tutti i fuoi condilcepoli, arrivò a formarliuna maniera molto vivace, e tutta piena di beJliflìme evarie fantafie . A quello, molto lajutò, oltre ali amoreed ìndefelfa applicazione allarte, lavere una natura malinconica, ed efferdi cosi forte immaginativa, che mentre Ita va operando, non fentiva i di-fcorlì, che intorno a lui fi facevano, da chi fi folle. La prima fua appli-cazione fu lajutare al maeftro fuo, che vedendofelo iuperiore in tutte lefacilità, appartenenti a quella profefiìone, molto lene valle nellopere,chefece in Firenze e in Roma . Laccennata fua natura, fifia e malinconica, operò. T1ER0 DI COSIMO. Ì2J operò in lui una gran facilità, e felicità in far ricratti al naturale Tom iglian-tiflimi, de quali ne fece molti nel tempo, che flette in Roma: e fra que-lli belliflìmo fu quello del Duca Valentino Borgia, dinfaufta alle mani alcune cofe di Lionarrìo da Vinci, diedefi a colori-re a olio.; e benché non giugneffe di gran lunga al fegno, fi affaticò peròmolto per imitare quella maniera. Vedefi di lua mano, fino a* prefentitempi, nella Chiefa di Santo Spirito di Firenze, una tavola allAltaredella Cappella deCapponi, ove rapprefentò Maria Vergine, in atto divifitare Santa Elifabetta : e figurovvi un San Niccolò molto bello, ed unS. Antonio, in atto di leggere, affai naturale e f


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