Storia dell'Italia antica . -cune rimangono maraviglia dellarte; e singolarissimoper istraordinaria grandezza, per la ricchezza e varianzadelle figure e degli ornamenti e per lo squisito lavoroè, come altrove notammo, il lampadario trovato pressoCortona nel 1840 \ A indicare la santità del luogo,talvolta vi ponevano unara, e spesso ai sepolcri, alleurne cinerarie e ai sarcofagi era data la forma di tem-pio ^: e a rimuovere di là ogni sorta di maleficio, e a 1 Etrusco Musico Chiusino, tav. 26; Conestabile, Monumenti di Perugia voi. IH,pag. 13 e segg. e tav. XX, n. 1. 2 Etrusco Museo Chiusino^ t


Storia dell'Italia antica . -cune rimangono maraviglia dellarte; e singolarissimoper istraordinaria grandezza, per la ricchezza e varianzadelle figure e degli ornamenti e per lo squisito lavoroè, come altrove notammo, il lampadario trovato pressoCortona nel 1840 \ A indicare la santità del luogo,talvolta vi ponevano unara, e spesso ai sepolcri, alleurne cinerarie e ai sarcofagi era data la forma di tem-pio ^: e a rimuovere di là ogni sorta di maleficio, e a 1 Etrusco Musico Chiusino, tav. 26; Conestabile, Monumenti di Perugia voi. IH,pag. 13 e segg. e tav. XX, n. 1. 2 Etrusco Museo Chiusino^ tav. 42. 3 Catullo, XXXIX, 11; Micali, Monum. inerì., tav. 19, 1; Conf., Mommi., tav. lOS. 4 Micali, ivi, tav. 21, 1. 5 Micali, Monum., tav. 105. 6 Micali, Monum., tav. XIV, XV, e XVI. 7 Vedi sopra, pag. 152. 8 dori, Mus. Etr., voi. ITI, pag. 115; VcTiiiiglioli, Iscrizioni perugine, Perugia 1S04,tav. VI e IX; Conestabile, Monum. di Perugia, tav. II, 12 e 89. Vedi anche sopra inquesto capitolo a pag. 421 ecc. 520 [LlB. Ritratti dai morti. V.] RIEPILOGO. 521 spaventare chi nutrisse lempio pensiero di profanarela santità delle tombe, allingresso e nel vestibolo, contutti i mezzi dellarte ritraevano, come sopra vedem-mo, genii e animali di aspetto terribile. Le quali curepietose pei morti e pel loro soggiorno ci sono unaltratestimonianza solenne di quanto avesse progredito laciviltà degli antichi Italiani. Da tutto il detto fin qui risulta come i popoli italiciaprirono, prima che Roma nascesse, le vie alla, civiltàdOccidente. Essi sino da età lontanissime ebbero sin-golari ordini di governo, e riti di religione, e costumiconvenienti alla loro qualità di pastori, di agricoltori eguerrieri. Dapprima trovarono le arti che nutrono lavita, poi quelle che ad essa sono ornamento e conforto,e le esercitarono felicemente : ebbero lingue eulte, scien-ze , lettere, canti di religione, inni di guerra. Nò nulladi ciò che essi inventarono o seppero rimase infecondoper le età


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