Diffesa et offesa delle piazze . gli foflc fauoreuoIe,& che la Città di Gerufalcm ha-ó. ueffeà perire, nondimeno prima di venire allefpugnatione volfe efor- tare i Giudei,che fi volefTero pentire, pregandoli à dargli la Città in ma-no , che già fi poteua dire, che fofle in fuo potere ; col prometterli anco,che Giolippo parlarebbe loro di tal materia in Ior lingua , fperando,chcper la perfuafione dvn loro Cittadino,fi farebbero mutati di propofì liitefso modo procurò Belifario,che gli fi rendefsero i nj . Et il Rèdi Francia Henrigo IV. allanimofità del quale, fcri


Diffesa et offesa delle piazze . gli foflc fauoreuoIe,& che la Città di Gerufalcm ha-ó. ueffeà perire, nondimeno prima di venire allefpugnatione volfe efor- tare i Giudei,che fi volefTero pentire, pregandoli à dargli la Città in ma-no , che già fi poteua dire, che fofle in fuo potere ; col prometterli anco,che Giolippo parlarebbe loro di tal materia in Ior lingua , fperando,chcper la perfuafione dvn loro Cittadino,fi farebbero mutati di propofì liitefso modo procurò Belifario,che gli fi rendefsero i nj . Et il Rèdi Francia Henrigo IV. allanimofità del quale, fcriuc ilHiiùi Frac. Mattei, le cofe impoflibili fi refero potàbili, conofeendo, che la fortez-lib. 2adi Momigliano era inuincibile,inuitò( si corneiiitefso Gouernatordella Terra per fua giuftificatione ne fece teltimonianza al fuoDuca ) tre,ò quattro volte gli alsediati con lettere di fuapropria mano a darglila, andando in perfonadinanzi alla Piazza quattro volte perhauerne rifpofta. FIGVRA. 50. Difcorfo. Libro Terfy Capo Decimo Settimo. i9& Difiorfo come debba portar fi il Governatore nel Confutare la re t,tafz,*y&primieramenteJefia lecito0quandoaccettarle leggi del vincitore,per vn moto violento Decimo Settimo. NON vièPiazza, ancorché (limata da non poteri] con forza hu- 0 .p-mana sforzare , che dopo hauer brauato, e lungo tempo folle- ejjer efpu~nuto lo sforzo degli Oppugnato ri,non fiafottopolla a Ila reià. I luoghi &n*biie-più eleuati, fcriue il Mattei, non lono più eienti da i folgori del Cieìo,che da quelli della terra ; tutto quello, che il Cannone può battere,tutto na[ri 1 5*quello , che fi può minare, tutto quello, che dipende dalla neceilita de-gli elementi, è ( accettare le leggi del vincitore. Gli e/Tem-pi di tante fortezze fra le prime potenze dEuropa aflrette adaccom-modarfi alleconditioni, che laneceffìtàha voluto dargli, nonlalcianoluo£o da dubitarne. E però vero, che quanto più dura la cofta


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