. Annali di botanica. Plants; Plants. — 252 — Dioica. Caules laxe pidvinati, centimetrum metientes; fer- tiles ad apicem saepe innovantes. « Folia, magis quam in W. Lud- wigii laxa, discreta^ e basi decurrente ovata ohlongatave; perichaetia- lia ad apicem dentata; omnia acuta; nervo ante apicem desinente ». Capsula ad collum minime constricta, « e collo defluente pyriformis, pendula vel nutans, operculo delapso, suhhoì'izonthalis ». Peristomii. Fig. 1» — Wehera Zoddae Both. a) sporogonie maturo con opernolo — b] sporogonio dopo la caduta dell'opercolo. denies opaci, brunneolis vel luteo-
. Annali di botanica. Plants; Plants. — 252 — Dioica. Caules laxe pidvinati, centimetrum metientes; fer- tiles ad apicem saepe innovantes. « Folia, magis quam in W. Lud- wigii laxa, discreta^ e basi decurrente ovata ohlongatave; perichaetia- lia ad apicem dentata; omnia acuta; nervo ante apicem desinente ». Capsula ad collum minime constricta, « e collo defluente pyriformis, pendula vel nutans, operculo delapso, suhhoì'izonthalis ». Peristomii. Fig. 1» — Wehera Zoddae Both. a) sporogonie maturo con opernolo — b] sporogonio dopo la caduta dell'opercolo. denies opaci, brunneolis vel luteo-ruhentes, 25-30 làmellis praediti; inteì'ni dÌ7nidiam exterìiorum longitudinem aequantes; appendicibus di- scretis, ciliis nodosis. Stornata plerumque pseudophaneropora. « Spo' rae ochraceae, punctulatae, 14-16 ja metientes. Sola jplanta capsu- ligera visa! ». E prossima a W. Ludwigii. di cui può considerarsi, secondo il Roth, come varietà australe di essa, se ne distingue però principal- mente per lo sporogonio più piccolo e niente affatto ristretto al collo, e per i denti peristomiali con un numero minore di lamelle. Si avvicina anche a W. pulchella ma se ne differisce per il nervo delle foglie pericheziali non sporgente. Essa quindi deve col- locarsi fra le due specie, ed è l'unico rappresentante nella nostra isola e forse nell'Italia (essendo dubbia l'esistenza della W. Lud- wigii) di forme strettamente nordiche ed alpine. Notisi intanto che e^sa fu da me scoperta fra 300 e 350 m. sul mare, nella zona cioè del- l'ulivo ed in piena vegetazione mediterranea, e che poche centinaia di metri più in alto rinvenni anche il Bradiythecium Payotianum, essenzialmente alpino. La scoperta di queste specie, come quella del Distichium copilla- ceum, del Cratoneuron curvicaule, del Polijtrichum com,mune v. minus e di altre specie, da me fatta in luoghi diversi della provincia della Sicilia, mi sembra che non possa spiegarsi senza ammettere resi- stenza di una flo
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