Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . la fodezza, e la gran maniera de Panni?Li Scurci dogni Figurar* Le Piazze gratilTimc del chiaro ofeuro?Le Maeftofe attitudini, e*l decoro di que* dodici Apoftoli, quai>5> fingono eOcr pofti fopra del Cornicione? Sì per ceno, che hopofro cura, rifpofe laltro, m


Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . la fodezza, e la gran maniera de Panni?Li Scurci dogni Figurar* Le Piazze gratilTimc del chiaro ofeuro?Le Maeftofe attitudini, e*l decoro di que* dodici Apoftoli, quai>5> fingono eOcr pofti fopra del Cornicione? Sì per ceno, che hopofro cura, rifpofe laltro, ma non giarnaf a baftanza per diuenir-»e fatio : edoh quanto volentieri eflorrarei ogn vno, che nellanoftra Proiezione fi e fere ita fle (fé poflìbil mi folle ) a venir alme-no colla vifta a godere, (e non con il Lapis à Disegnare que-lle rare grandezze di pittura ì Sie£«e W 3)55. t io. DE PENNELLI ITALIANI 17$ Sìegue il Genio col fuo Girupeno à veder lOpere dt Pitturain Tarma tanto in publico , quanto in priuato • C A T. L V I. ON vha dubbio, che la vifta delle Pitture dellaCuppola del Coreggio farebbe fiata bafleuolc difatollare, non che di leuare il guflo dellaltre cofealla noftra virtuofa Coppia, fé non fofie fiata hgran curiofità, che pur Figlia della Virtù effere fifitroua,col voler effer da per tutto. Vfciti adunque, che furonodalla ftcffaCattedrale:fi recarono in prima nellaChicfa del Bat- Batifterie iui contigua, in cui vncfquifita Tauola dAltare del Lan- fifranchi vi ritrouarono, edancorchc venuti fodero in quelli fran-te dal bel compendio, e dal Kon plus vitro. dellArte noftra,nientedimeno non punto gli calò nelle mani, anzi per il mede-fimo cafo argomentarono il facitor di ella dì eflraordinario valo-re, tanto che fu forzato il Genio di dire edere flato quel Ctelofortunatifiìmo in ogni tempo in ordine alla Pittura, poiché chia-ramente fi


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