Opere del conte Algarotti . n som-mo onor vostro e piacer mio, non voglia-te così impiegarvi inversi sciolti, che trat-to tratto non diate luogo ad alcun sonet-to, o ad altro componimento rimato; clieso per prova quanto il leggere e il com-porre poesie sciolte renda |)oi nojosi e dif-fìcili i vincoli della rima ; nò a voi con-viene per essere eccellente in una manieradi comporre , lasciarne del tutto unaltra , incui lo siete egualmente . Queste cose ho vo-luto scrivervi , per aver poi meno da dir-yi, quando vi scriverò partitamente di que1 3 luoghi i34 Letterk luoghi della vostra satira, che o


Opere del conte Algarotti . n som-mo onor vostro e piacer mio, non voglia-te così impiegarvi inversi sciolti, che trat-to tratto non diate luogo ad alcun sonet-to, o ad altro componimento rimato; clieso per prova quanto il leggere e il com-porre poesie sciolte renda |)oi nojosi e dif-fìcili i vincoli della rima ; nò a voi con-viene per essere eccellente in una manieradi comporre , lasciarne del tutto unaltra , incui lo siete egualmente . Queste cose ho vo-luto scrivervi , per aver poi meno da dir-yi, quando vi scriverò partitamente di que1 3 luoghi i34 Letterk luoghi della vostra satira, che o per la bel-lezza loro mi hanno fermato più che glialtri, o per alcun dubbio che mi han fat-to nascere . INoa vorrei però parervi quelseccatore che vi nojò alla compera dei ca-valli; almeno pajavi ancora che io noi sa-rei tanto, se non vi amassi moltissimo co-inè fo . State sano, Algarottino mio caro,e persuatjetevi che pivi valore troverete inmolti che in me , amor maggiore ia niu-uo. Addio, Algarottino mio, Inedite, i55 DEL CONTE ALGAROTTILVIII. Firenze 18. gennajo i-jZ^. ±NoN posso dirvi abbastanza quanto il giu-dizio che della mia satira , o se volete piùtosto sermone, mi avete dato, mi sia pia-ciuto; e di tanto egli piaciuto mè , chenon mi ha potuto piacer tanto 1 esempiovostro, che voi mi allegate , del chiamar ser-moni quelle vostre epistole bellissime tut-te ed auree in verso sciolto; perchè quel«le , se per avventura vogliamo eccettuar©quellultima allIsolani, mi pajono tuttal-tro che satire; benché la ragione, che voimi dite, dellodiosità che nasce dal nomedi satira, mi piace tanto, che io molto vo-lentieri lo muto in quello di sermone. Macomunque sia di ciò, il sermone mio v è I 4 pia- i36 Letteiie piaciuto; del che io mi rallegro meco stes-so senza fine. Voi ini consigliate a non la-sciar il comporre legato in rima ; il qualconsiglio vostro io spero che a questoravoi aA rete veduto che io ho prevenuto inquella mia canzonetta (i) che mandata


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