Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . eder. Et quello,che uà dietroPotrei famoffimo Kefar di molte parole,ejponendo le parti di quejìi uerjì, acioche iouenil^ia dimojìrare i cofumi del timcre:md cof liggi<:rifono ifigmenti;ch\omi fono imagina-o ejjirecofafuperfluapajjar più di ciò a cojlui aggiungeTullio nelle q-ieiìioni effere foìtopofi molti minijiriyco*vie farebbe d dire la pìgritiajd tema la pufllanimitajl tremorili ^C^ molti altri-^de tutti è quali iui hivgamentefi legge. ìNG^^fNNO SES


Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . eder. Et quello,che uà dietroPotrei famoffimo Kefar di molte parole,ejponendo le parti di quejìi uerjì, acioche iouenil^ia dimojìrare i cofumi del timcre:md cof liggi<:rifono ifigmenti;ch\omi fono imagina-o ejjirecofafuperfluapajjar più di ciò a cojlui aggiungeTullio nelle q-ieiìioni effere foìtopofi molti minijiriyco*vie farebbe d dire la pìgritiajd tema la pufllanimitajl tremorili ^C^ molti altri-^de tutti è quali iui hivgamentefi legge. ìNG^^fNNO SESTO fghnolo dcltHcrcbo, Icd^fmamenìe è Vinganno^come piace a Tullic-yfglio dellHereho ,etddld notte;delqitale crafolito raccontare Barldà,che ejTendo andatocon i Greci alla guerra Trowm<,cr ritronandofi mah in arneje, crpoco armato^confgìiandnf alcuni di primi delle ccfc da effcre opri^ì te di VIffr^a cui era ni^lto famigliare; ejferc(hto condotto a quel3i coufglio.ìlqtule hauendo intefogli atnmi inalzatila- i. configli ej^endr^Uene alquanto (eco fkffo rifo;pregato allafnediffe ilfuo pdYirt il cui fé bene non era honcfix^nondimeno perche pireua d lui infìeme con Tzpoofubito jii data la cura difabricare un caualkxol mezzo del quale poi fi PRIMO. 20 gfufi/e d Unto,ch*i Grecigtd Uj^i hebbtro ilfuo difìàifottiU, cT Hs^ìero è il udodeUd |Tttiorie,cr pero,perchcjìd detto figliuolo delC Herebo ,cy dtUd notte hord ueggidmoAlche di mio pdrere fi dimojird nelle [Acre lettere-jper le qudifidmo dmmiefrdti(toltd Uforntd diferpente djiirHerebo)Cinimico del genere hiamno effer uenuto in ferm,cr nelld notte tdrtdred con falfe perfudjìoni hxuer offufcdto le menti de nofìri padri :etindi come m colto ampo ìuuer femindto mortd feme,il cui frutto,hnuendo eglino pres-udricdto U legge;uenne fiéito in luce,Etcof\ lingdnno non ancho conofciuto in terrd^ddprincipio ufci deU tierebo;^ conceputo nellutero della ciecd mente con la


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