. Tripolitania. Giuseppe Mazzini : la fonte nascosta da cui zampillòpiù di una tra le correnti di pensiero e di sentimento, cheancora oggi muovono la nostra politica. Quando FrancescoCrispi citava a sostegno della sua politica lautorità delMazzini, come del Maestro, era, per certe parti almenodi quella politica, più nel vero che non volessero ricono-scere molti fedeli dellortodossia mazziniana. Negli scrittidel Mazzini si ritrova, disseminato in innumerevoli pagine,il pensiero che lItalia, rinnovata da una idea più vasta e — 99 — più alta di quella che mosse il gran rivolgimento della finedel


. Tripolitania. Giuseppe Mazzini : la fonte nascosta da cui zampillòpiù di una tra le correnti di pensiero e di sentimento, cheancora oggi muovono la nostra politica. Quando FrancescoCrispi citava a sostegno della sua politica lautorità delMazzini, come del Maestro, era, per certe parti almenodi quella politica, più nel vero che non volessero ricono-scere molti fedeli dellortodossia mazziniana. Negli scrittidel Mazzini si ritrova, disseminato in innumerevoli pagine,il pensiero che lItalia, rinnovata da una idea più vasta e — 99 — più alta di quella che mosse il gran rivolgimento della finedel secolo xvm, doveva poi rigenerare tutto il mondo me-diterraneo, come Roma antica aveva già fatto compien-dovi unopera di civiltà, ben più potente, rapida e profondadi quella che allora la Francia incominciava dallAlgeria,con infinite incertezze, oscillazioni e lentezze. Era un pen-siero metà politico, metà mistico, come tante altre dottrinedi quello spirito così singolare, pel quale i ricordi del. Strada di Sciara-el-Sciat (Giardino pubblico). mondo antico e della nostra storia medievale, dopo essersituffati in un fiume di misticismo protestante e di metafisicarivoluzionaria, dopo essersi immersi in una limpida venadi schietta e profonda poesia, ne escono trasfigurati in ra-diose speranze di gloria e di potenza per lavvenire. E questo pensiero, appunto perchè metà mistico,metà politico, poteva, verso il 1850, convincere le in-telligenze e muovere le volontà. I ricordi della Rivolu-zione Francese erano allora ben altrimenti vivi, che nonsiano oggi ; e incuoravano gli spinti ardenti a crederenell infinita potenza della Volontà e dell Idea. Non si eraveduto un popolo, per la forza di una Idea, rovesciare — 100 nel mondo, di un colpo, quello che da secoli tutte le ge-nerazioni, concordi, avevano considerato come lordine im-mutabile delle possibilità umane? Ne il sogno di una Italiache, rinnovata e ricostituita a nazione, avrebbe grandeg-giato per influenza n


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