. Le pompe funebri celebrate da' Signori Accademici Infecondi di Roma per la morte dell'illustrissima Signora Elena Lucrezia Cornara Piscopia accademica, detta l'Inalterabile . fenza rimprouero della lor perduta durez-za: Da quelle vedoueMufe,chedepofteIeCetre,ele Trombe par che piangano co i pallori del mantola loro luce eccliflata : Da quefta pompa lagrimeuoleamaro teftimonio di douura pietà , sfogo acerbo sì, ma gradito di teneril--fimo affetto ben vauuedeite, ò Signori, che non ordinaria è la cagione,énfìeri ,fenza poterefler (occorfa da tutta la medica Atene di Padoua, inmezoalle (Ir
. Le pompe funebri celebrate da' Signori Accademici Infecondi di Roma per la morte dell'illustrissima Signora Elena Lucrezia Cornara Piscopia accademica, detta l'Inalterabile . fenza rimprouero della lor perduta durez-za: Da quelle vedoueMufe,chedepofteIeCetre,ele Trombe par che piangano co i pallori del mantola loro luce eccliflata : Da quefta pompa lagrimeuoleamaro teftimonio di douura pietà , sfogo acerbo sì, ma gradito di teneril--fimo affetto ben vauuedeite, ò Signori, che non ordinaria è la cagione,énfìeri ,fenza poterefler (occorfa da tutta la medica Atene di Padoua, inmezoalle (Irida dellAncelle karmigliate, e piangenti, fueltadalle bracciadeiramaciffimo Genitore, pallida, e fredda ia vn fepolcro fu chiufà i Htà durusfati tenor \ ejìne quod illi. .»\ Statius NùJt Itceat ! qiAantje poteraitt mortalibus annts . syiuar y^cceffì/Je vnor£, fi tu Pater omne temrer^i^i 11o:/ ìli . iiVà Impertum y c^cogemerei mors claupt Baraìhr&jLongius (^ VACM£ pofuiffcnt fiamma. Parcj;.. :- ^: v , â .,. , ;Ottimo conliglio dunque fu il veltro di con fol are così grinperdfca:>on qualche dimoftrazione di publica doglia,poiché effendocollumc-*di queito luogo non celebrare i funerali-, fé non di coloro,. che per di-gnità di natali fui>limi, ò per eccellenza di lettere fopra la communozonditione s*inalzano ,niuno megliodi quellAnima grande potea rice-aere quellOnore:, cheperleCerefamofedegrAui, e perlolplendorieiringegjiìo lyno ⬠laltro pregio marauigliolamerì ed ecco fcellam ricorMlit>.i. â rt4 _ , ^_ ^ _ ^ ceco li premio deìla Vjrtù non auéré^Itifrotiòri, che della Tùmbà ^noia-à godere altro lume^che quello d^lle faci f eralij némerit.^re altri à pphufi,che i larnenti di vn Oratore infelice. Ma non Ã
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