. Iconologia . el fonno.** Frater enìm genitus ts»hliuionis, mortis^^B ciò per la iìmilitudjne che ha il fonno con la morte. Ouidio •* Stultt quid efl fomnus^gtlUi, ftifitfiMu it»M£e f pecqueftofi figurano ambedui dormienti inbraccio della notte MrUrc» e nutrice locOfSCpec coral {ìmtlitudme dide Catullo. Hebis cam /emti oecidit brtuis lux» Nex ejì perfffuéi vrut dormiendn La Notte è madre del fcnno, perche lhu-«nore della notte accrefce li v ap«ri dello fto-tnacoche afcendeno alla fuprema parte delcorpo, li quali fatti pili freddi dalla frigiditàdel ceruello calano più abado, & generanoil fonn


. Iconologia . el fonno.** Frater enìm genitus ts»hliuionis, mortis^^B ciò per la iìmilitudjne che ha il fonno con la morte. Ouidio •* Stultt quid efl fomnus^gtlUi, ftifitfiMu it»M£e f pecqueftofi figurano ambedui dormienti inbraccio della notte MrUrc» e nutrice locOfSCpec coral {ìmtlitudme dide Catullo. Hebis cam /emti oecidit brtuis lux» Nex ejì perfffuéi vrut dormiendn La Notte è madre del fcnno, perche lhu-«nore della notte accrefce li v ap«ri dello fto-tnacoche afcendeno alla fuprema parte delcorpo, li quali fatti pili freddi dalla frigiditàdel ceruello calano più abado, & generanoil fonno, il quale fecondo Ariftotele è più ve-loce nelle tenebre* con ragione dunque lifudetti prmcipali Poeti ripurotno la nottemadre del fonno. Nutrice la fecero gli Elia-ci perche la notte non folo genera il fonno»ma lo nutrifce ancora nelle fue notturne te-nebre. Langlico per detto di San B? colorum pulchritudinem tolitt» vere*€Hndtam diminuiti fomnolenttam nuiht. B D N D Oona di faccia nobile, &: modeftave-£Uta dhabico leligiofo. tenga con la fìnilìtamano vn Crocefido, & conla deHra vn giogo,col motto, chedica SVAVE. LObedienza è di fua natura vir-tù, perche confifte nel foggiogare ipropri) appetiti delia volontà de glialtri fpontancamente per cagioneài bene,ilchenonfifàdi leggiero-da cbi non fente ftimoli della lode,S)C dellhonellài Però (i dipinge difaccia nobile, clTendo 1 nobili piùamatoti dellhonedo > & piò amicidella ragione, della quale dermaprincipalmente lObedienza. 11 Ciocififlo, & lhabito leligfo-f<j fono fcgni, che per amore dellaReligione è comcndabile fomma*mente l*Obedienz3,& però dico-no i contempiatiui, te timorati diDio, che in virtù dcda fj fa facil-mente la Diuinabunta cond<rcen-dente alle preghiere nolìrc, & al-ladempimento dederideci giogo col motto SVAVE» eper dimollcare la facilità dellObe-dicnza,quando è imprcfadi Leone X. nKrttre era fanciul-lo,


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