. Iconologia di Cesare Ripa Perugina ... Nella quale si descrivono diverse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altre infinite materie. Opera utile ad oratori, predicatori, poeti pittori, sculptori, disegnatori, e ad ogni studioso, per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia appatato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che può cadere in pensiero humano. Ampliata ultimamente dall


. Iconologia di Cesare Ripa Perugina ... Nella quale si descrivono diverse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altre infinite materie. Opera utile ad oratori, predicatori, poeti pittori, sculptori, disegnatori, e ad ogni studioso, per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia appatato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che può cadere in pensiero humano. Ampliata ultimamente dallo stresso autore di CC. imagini, e erricchita di molti discorsi pieni di varia eruditione .. . fuGco jinfiemc con molte faettc fpezzate, che gl|piouauo intorno da tutte ìc bandc,moflrandofrcofi,che Amore può tah»to che rompe la forza di Giouc,;& incende tutto il mondo, cofi cdipiat©dallAlciato in vno Emblema, cofi dicendo, t ^ ^^ t^ìgerumfulmenfregityDmst^igeryignt , * t>umdemonfiratvtieJl,fortiorignistyfmor^Per fignificare quefto^edefimo,lifteflb auttore defcrluc AaofC Ìa?Hjlarro tirato da Leoni,come fi vede neirifteflb luogo. For7ad^moresìnéWacqu(i,comeinterra» FAnciuIIo ignurfo, con lali a glomeri /con la defira mano tiene vn pc»fce>c co Ufinillxavn mazaotiifiori^cofi lAlciatodal grecalo traduUSp »sf ICONOLOGIA 9^Ìus *Amo r vide»y vt ridet pladdumeji tutturt 7{^cfacuUs,nec quA co mn4 fleUat babet ^%^lterayfed manuum flores gerit^altera pifcen^ Scilicetvt terra mray detyatque mari%ludus ^morblandis iccirco arridet oceliis » T^n arcus > aut nunc ignea tela gerit.^^c temere manibus Floremy delphinaqitraBét ìlio etenim terris, hoc yalet iffe mari •. -rr ^^^ ^ Fottamn0*fyffàmf& corroai^pccueila della Panteni,ilcheauuiene ancora penne dellaquila ,!cquali auuicinate alle peniiC \,-^raItri vccclIi,finochc iì tarmano,& vaafio in pezzi - Il tatto racconta diilufàjncntc Pieiio Valcriano, Però vd-» iendoiì DI CESARE R IT A. %${ kndoii npprefenta


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