. Dell'imprese . euano di quel-li. ATTO. Per rutto quello, il Tolomeo forfè non fi lagnaua dichigiugneua i concetti molfi da lui, non gli parendo per auuentura-»poco il deltargli nellaltrui mente ; fé non fi voleua per forte rammari-car e,che da coloro non fi riconofcellè punto quello, che prendeuano,ellere vfeito , o mollò dal luo viuaciflìmo ingegno: come opera di lui,cofa propia folamente degli animi villani, & ingrati. E felpredettoBracco li querelarle contra i leurieri con tale animo, faria forfè daconlenrirglielo. BOLG. Non credo, che folle qui perauuenturafuor di tempo, ne punto fouerch


. Dell'imprese . euano di quel-li. ATTO. Per rutto quello, il Tolomeo forfè non fi lagnaua dichigiugneua i concetti molfi da lui, non gli parendo per auuentura-»poco il deltargli nellaltrui mente ; fé non fi voleua per forte rammari-car e,che da coloro non fi riconofcellè punto quello, che prendeuano,ellere vfeito , o mollò dal luo viuaciflìmo ingegno: come opera di lui,cofa propia folamente degli animi villani, & ingrati. E felpredettoBracco li querelarle contra i leurieri con tale animo, faria forfè daconlenrirglielo. BOLG. Non credo, che folle qui perauuenturafuor di tempo, ne punto fouerchio il confiderare, segli fia cofa diccuo-le, o nò fpiegare in Imprefà concettopref o da qualità accidentali : ma 1 4 cuttauia 140 IMPRESE tuttama intorno à corpi di Natura, e per modo narurale fcoperto :Quello mi ^a mouendo per lanimo lImprefa portata il CarnoualpaCfato alle gioftre delli fcolari in Siena da Girolamo di Niccolò Mandoli,tlvn Pappagallo , che cofi parlaua, AXIE N AE V O CIS Volendo egli,mi penlo, moftrare lo fludio ; chei pone nellimita-zion delle perfone riguardeuolt, e delle loro honorate operazioni. Iofeguendo in tdconu derazione direi ; che vedendoli certa nel Pappa-gallo quella qualità dvfar parole humane fecondo, che profferire lelente, o gli fono da altrui infegnaté , altri feruir fé ne pòtelTe à riporrein Imprela a fuo cèrto bifogno. ATTO» Del medelìmo parerei,che voi,(arei al prefente anchio, Bolgarino; per eller iìmil qualità prin-cipalmente propia di tale augello in qualunque modo ei fé lacquilli ; enota, fìpuo dire a ciafcheduno . ne ciò vien contrario, né diuerfo dallafua natura difpo(la à mandar fuore lenza offefa alcuna Phumana fauel-la : anzi dir li puo,che Pulì & adoperi con diletto. A quello aggiugne-rei ,che non mi {limerei cofada douer dispiacere il prendere il mede-limo Pappagallo a fcoprire quello altro concetto \ che le parole, cheidice,dettate gli fono, e meife in bocca da altri ; e da lui flello punto


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