. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . ; così i fiori V odorato, ed i frutti il guftodimoftrano ; e lo ltromento da Tuonare lignifica quello dell udito ; riferen-do Pierio Valeriano nel 7. lib. defuoi Geroglifici, gli Egizj aver conalcuni de detti llromenti lignificato il fenfo dell orecchio. II tatto fi dimofira col guanto, il cui ufo è di difendere la mano dalfreddo , dal Sole , e fomiglianti cofe , che al fenfo del tatto fanno alte-razione . Gli fi pone il pennacchio in capo, perchè i fenfi facilmente fi muta-no , come fi muove il pennacchio a picciol vento. S enfi. PEr rapprefe


. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . ; così i fiori V odorato, ed i frutti il guftodimoftrano ; e lo ltromento da Tuonare lignifica quello dell udito ; riferen-do Pierio Valeriano nel 7. lib. defuoi Geroglifici, gli Egizj aver conalcuni de detti llromenti lignificato il fenfo dell orecchio. II tatto fi dimofira col guanto, il cui ufo è di difendere la mano dalfreddo , dal Sole , e fomiglianti cofe , che al fenfo del tatto fanno alte-razione . Gli fi pone il pennacchio in capo, perchè i fenfi facilmente fi muta-no , come fi muove il pennacchio a picciol vento. S enfi. PEr rapprefentare i cinque fentimenti del corpo in una fola figura, fi di-pinge un Giovane vellito di bianco , che in capo abbia un Ragnate-lo, e che gli fieno appreflfo una Seimia , un Avoltojo, un Cignale, edun Lupo Cerviero ; ciafeuno di quelli animali, fi crede, che abbia un fen-fo più acuto, e più efquifito, che non ha 1 Uomo ; però fi dicono que-fii verfi : ?Ìos <Aper audittt, Linx rifu, Sìmia odorata, fuperat *Aranea tafìu .. SENTI- TOMO QVIN7 0. $s SENTIMENTI. Dello Steflò* riso. Giovinetto , che nella delira- mano tenga un Avoltojo , così lo rap-prcfentavano gli Egizj » come racconta Oro Apolline. Nella finiltraterrà, uno fpecchio ». e fiotto al braccio , ed accanto (I vedrà, uno Scudo»ove fia dipinta un Aquila* con due» o tre Aquilette * che guardino il So-le, col motto che dica t COGNITIONIS. VIA . Lo fpecchio. dimoltra» che quella nobil qualità, non è altro, che un* ap-prenfione ». che fa L occhio noilro , il quale è rlfplendente, come lo fpec-chio ,. ovvero diafano* come lacqua» dà. le fórme accidentali vifibili acorpi naturali » e le riceve in sé non altrimenti, che le riceve lo fpec-chio ,. porgendole al fénfó comune» e quindi alla fantafia » le quali fanno 1apprensione, fèbbene molte volte falli * e di qui nalce la difficoltà nelle_*fcienze , e nelle cognizioni appartenenti alia varietà delle cole , da quello-Arinotele giu


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