. Iconologia di Cesare Ripa Perugina ... Nella quale si descrivono diverse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altre infinite materie. Opera utile ad oratori, predicatori, poeti pittori, sculptori, disegnatori, e ad ogni studioso, per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia appatato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che può cadere in pensiero humano. Ampliata ultimamente dall


. Iconologia di Cesare Ripa Perugina ... Nella quale si descrivono diverse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altre infinite materie. Opera utile ad oratori, predicatori, poeti pittori, sculptori, disegnatori, e ad ogni studioso, per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia appatato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che può cadere in pensiero humano. Ampliata ultimamente dallo stresso autore di CC. imagini, e erricchita di molti discorsi pieni di varia eruditione .. . a, quella dellanimo nel libro, nel quale apprendendofi le faenze fifa lhuomo vigilante, òC defto à tutti glincontri della Fortuna, & mente contemplando, 6^ la verga fucelia il corpo addormentato,com«il libro,& ia contemplatione dettano li fpiriti fonnolenti ; però del corpo, e deUlanimo, sintende il detto della Cantica, Ego dormio, & cor meum uigilat. E le Grue infegnano, che fi deue ftar vigilante in guardia di fé medcfimo,&della propia ^vita ; perche, come fi racconta da molti, quando vanno infiemeper ripofarfi deliramente, fi aiutano in quefto modo , che tenendo vna di elle Ivn fallo col piede raccolto, laltre fin, che il fàlTo non cade, fono ficure di elTere Icuftodite per la vigilanza delle compagne, 6^ cadendo , che non auuien»fé non nel dorimire di dette guardie, che al rumore fi dettano, àC fé ne fug«»gonoviaw. ,( La Lucerna dimoftra i che la vifilan^a propiamente sintende in quel tem* po,che DI CB$jì%E %IP;A* Hi V IO I L A N Z fo cfteè pia concernente al ripofo, & al fònno, pero fi dimandauano da gli an*lichi! Vigilie alcunehore della notte, nellequali i Soldati erano obligati a ftar vii—-itantì per ficure^a delfeffercitio, e tutta la notte fi pactiua in quattro vigilie» ornedice Gelare nel primo deTuoi commentari}.. Onna veftita di


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