. L'imperio vendicato . ARGO- 337. CANTO TRIGESIMO. V4$ c^-*r-sm v ^ y^ ne lhuomo vn na~turale inflinto, oue de fer non potèperche, sì come dal voler vienfpinto Lanimo vcrfo lauenture note a Così contitene , ò crederlo ci giorni, Chaltra virtù ver le noti note il mona , E quefìo interno moto in altri è prono A Ivtil proprio fempre , in altri al dannoSecondo che reo in quefli, in quegli buonoLe naturali qualitadi il fanno .Sì che non pochi de le genti fono ,Che fempre quafi a la via dritta vannoAncorché fetida fcorta , efen^a lume;Molti di fallar fempre han per coflume. 3E tale inflinto è la Fo


. L'imperio vendicato . ARGO- 337. CANTO TRIGESIMO. V4$ c^-*r-sm v ^ y^ ne lhuomo vn na~turale inflinto, oue de fer non potèperche, sì come dal voler vienfpinto Lanimo vcrfo lauenture note a Così contitene , ò crederlo ci giorni, Chaltra virtù ver le noti note il mona , E quefìo interno moto in altri è prono A Ivtil proprio fempre , in altri al dannoSecondo che reo in quefli, in quegli buonoLe naturali qualitadi il fanno .Sì che non pochi de le genti fono ,Che fempre quafi a la via dritta vannoAncorché fetida fcorta , efen^a lume;Molti di fallar fempre han per coflume. 3E tale inflinto è la Fortuna humanaBenigna , ò rea, di lieto , ò trijlo euento ;Che né cieca, né inflabile , né vanaOrbermolta , òfpiegavela al vento .Nata con noi, da noi non mai lontanaHa da le no/ire vifeere fomento .Onde è poi ver che da lifleffa cunaVnicofìbro è lhuom di fu a fortuna. V u De 333 CANTO De la nipote fua, né de la nona Rocca il Marchese non hauea nouelle }Né che del nono incanto a lardua proniNecejfifade pnblica l


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