. Emblemi di Q. Orazio Flacco . tiche di\engono più vegeti. Socrate, a cui non fu ignota veruna parte della Sapienza , ben lo conobbe,e perciò non arroisì, allorché fcherzando con i fanciulli e caval-cando una canna fu derilo da ì * Soglion talora i janciuUeJchi giochi Lo fpirto rallegrar, fia dolce oggettoVedere un jluul di giovinetti intentoAd ojfervar come decida il cafoDa numeri conformi 0 difeguali,Sopra le dejlre lor altri fnirarneIn vece di Dejlrier di lunga canna ,In grande impaccio Jìrajcinarfì dietro . Lib. I. /, oltrepaffare il vero punto in cui ^^^- ^ Della mediocri
. Emblemi di Q. Orazio Flacco . tiche di\engono più vegeti. Socrate, a cui non fu ignota veruna parte della Sapienza , ben lo conobbe,e perciò non arroisì, allorché fcherzando con i fanciulli e caval-cando una canna fu derilo da ì * Soglion talora i janciuUeJchi giochi Lo fpirto rallegrar, fia dolce oggettoVedere un jluul di giovinetti intentoAd ojfervar come decida il cafoDa numeri conformi 0 difeguali,Sopra le dejlre lor altri fnirarneIn vece di Dejlrier di lunga canna ,In grande impaccio Jìrajcinarfì dietro . Lib. I. /, oltrepaffare il vero punto in cui ^^^- ^ Della mediocrità fiffa è la legge , £ un tentare di giungere aW e fremoEd avverrà che acquijìerajjt il faggioDi folle il nome, e il inoderato e giufloPafferà.per malvagio agli occhi altrui. Ovld. .5^ la bella onefià ti fii compagna Allorché cerchi rallegrar lo fpirto Daranno i moderati tuoi piaceri Salute al corpo e dolce quiete all alma , Che foverchia fatica opprime i fin fi, E a un tempo ijlejfo / uno e / altra offende >. <5i L\Idìculiim aeri J- • aacyr. io. Fortius, ò melius magnas plerumq^ue fecat res. Sertorius corporis roborc, atque animi confilio parem ^ahrìus . OHI Maximtts natura indulgentiam expertus , profcriptione SuUana duxLufitanoruni fieri coactus, cum eos oratione fleélere nonpolìet,ne cum Ronianorumuniverfa acieconfligerevellent,vafro confilio ad fuam fcntentiam perduxit. Duos enim inconfpeclu eorum conftituit equos, alterum validilFimum ,aiterum infirmidìmum : ac deinde validi caudam ab imbe-cillo fene pauhtim carpi, infirmi» a iuvene eximiarumvirium , univerfam convelli iufiìt. Obtemperatum imperioed. Sed cum adolefcentis dextra irrito fé labore fatigac ,fenio confetla manus minifierium execura eft. Tunc pròconcione fubiecit. Equi caudae confimilem efie Romanorumexercitum, cuius partes aliquis aggrediens opprimere pofilt;univerfum conatus proftcrnere , celerius tradideric vicloriamquam occupaverit. Tnrdìits ahfoluìt, qui nìmìnm propera
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