. . fiiaèda credere, che efiendo quella Signoranata di nobiliflìmo fangue, & maritata al Signor G i e e r t o da Correggio,Signore parimente di ,difignorili,&Iodeuolifsimicoftumi,& danimo generofo,abbia voluto con quefta Imprefa di moftrarà fé fteffa,&al módolamediocritàjche fi conuieneadogni vera, &oneftifsimaDonna,nel conuerfare,& in ogni attion fila, non eflendo né fouerchiamente rufti- ca,& DI RAN-GCWA, ti* ^&fCTopuIo(^ruperft!riofa,èi^ocritaJnè allincontro roùerchiàmehtelib^lra,&fi(mra, per rifpetto a
. . fiiaèda credere, che efiendo quella Signoranata di nobiliflìmo fangue, & maritata al Signor G i e e r t o da Correggio,Signore parimente di ,difignorili,&Iodeuolifsimicoftumi,& danimo generofo,abbia voluto con quefta Imprefa di moftrarà fé fteffa,&al módolamediocritàjche fi conuieneadogni vera, &oneftifsimaDonna,nel conuerfare,& in ogni attion fila, non eflendo né fouerchiamente rufti- ca,& DI RAN-GCWA, ti* ^&fCTopuIo(^ruperft!riofa,èi^ocritaJnè allincontro roùerchiàmehtelib^lra,&fi(mra, per rifpetto almeno della malignità delle genti, troppo pronte àmal giudicare nelleCofe altrui. Et è quefta Imprefa tanto più bella , Se vaga»quanto che fi vede auer fra le figure,& il Motto efprefià leggiadramente quella bella fententiapurin quello propoli to, - - - Efi modus in rebus , funt certi denique fines: Quos vltra, citraq; nequit confiflere 4 a> quella medefima Signora per fua Imprefa CheèvnarJamma,colMotto, DeorsvÌm N vn Qjr AM> cheinlta-liano dicono, Non mai à ballo, Non mai allingiufo.; eflendo propria naturadella fiamma difalirvérfoilCielo,&inquaIuquemodo,chefi voglia far pro-ua di volgere ìlcorfo ò viaggio fuo, per farla piegar in giufo ella fempre fi ri-uolge ih fufo da le la qual marauigliofa natura,& proprietà, fiuede,che quefta belliffima,& gentiliflima Signora, facendo come vno fpecio-fo fegno allanimo di fé medefima, voglia non vantarli, ò gloriarli,ma propocfi per documento,&difporfià non lalciar mai per qual fi uoglia violento , òftrano accidente di cofa mondana, piegar lanimo fuo à niuna baflezza,nè tor«ere,ò riuolger mai da quella generoiuà,che ella fi conofceàuer dalla natura,dal làngue,& dal nodrimento,madeuere ftar fempre come inuitta, & eleuataalle operationi alte,& magnanime, & principalmente alla contemplatione,&al feruigio di Dk>,come veramente sintende che ha fatto fempr
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