. Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti. , fé non fuffeSm opere in ^orto sì torto. Veggonfi di fuo in Siena, in due cappellediverfe Città* Àn S. Agoftino alcune ftoriette di figure in frefco.: e nellaChiefa era in una faccia, oggi per farvi cappelle (tata ro-. vinata, una floria d un giovane menato alla giulìizia, cosìben fatta, quanto fia poffibile immaginarli; vedendoli inquello efpreffà la pallidezza, ed il timore della morte, inmodo fomiglianti al vero, che meritò perciò fomma accanto al giovane detto un Frate, che lo confortavamolto bene atteggiato, e condotto: ed


. Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti. , fé non fuffeSm opere in ^orto sì torto. Veggonfi di fuo in Siena, in due cappellediverfe Città* Àn S. Agoftino alcune ftoriette di figure in frefco.: e nellaChiefa era in una faccia, oggi per farvi cappelle (tata ro-. vinata, una floria d un giovane menato alla giulìizia, cosìben fatta, quanto fia poffibile immaginarli; vedendoli inquello efpreffà la pallidezza, ed il timore della morte, inmodo fomiglianti al vero, che meritò perciò fomma accanto al giovane detto un Frate, che lo confortavamolto bene atteggiato, e condotto: ed infomma ogni cofadi quei! opera così vivamente lavorata, che ben parve,che in queft opera il Berna simmaginaflè quel cafo orri-biliflìmo, come dee efTere, e pieno di acerbiifimo, e cru-do fpavento, poiché lo ritraile così bene col pennello, chela cofa fteffa, apparente in atto, non moverebbe maggiore af-fi) Nel tìt^° & quefta vita il Berna ,.è flato fatto Sanefe, e Ffa-tentino neIf edizione di Bologna per errore* N. dell Ed. di vivacità Vita del Berna. 463 affetto. Nella Città di Cortona ancora dipinfe £ oltre a moi-re altre cofe fparfe in più luoghi di quella .Città ) Ja mag-gior parte delle volte, e delle facciate della Chiefa di San-ta Margherita, dove oggf ftanno Frati Zoccolanti. Da Cor-tona andato a Arezzo T anno quando appunto i Tar-lati già flati Signori di Pietramala, avevano in quella Cittàfatto finire il convento,- ed il corpo della Chiefa di S. Ago-(lino da Moccio fruitore, ed architettore Sanefe; nelle mi-nori navate del quale avevano molti cittadini fatto fare cap-pelle, e fepolture per le famiglie loro; il Berna vi dipinfe IfloHe dipìntea frefco nella cappella di S. Jacopo (1) alcune ftoriette> a fretto condella vita di quel Santo, e fopra tutto molto vivamente- la1ftoria di Marino barattiere; il quale avendo per cupidigiadi danari dato, e fattone fcritta di propria mano, lanimaal diavolo,. fi raccomanda a S. Jacopo, perch


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