. Descrizione delle pitture, sculture, architetture ed altre cose rare della insigne città di Ascoli nella Marca . altare è il quadro entrovi Gesù Crifto, che dà lechiavi a S. Pietro; è di Gian-Angelo Canini Ro-mano, fcolare del Domenichino. Vi fi vede buondifegno, buona efpreflìone , e difpofizione ripofa-ta ; ma non molta finitezza di pennello. Ebbegrazia, e moto nelle attitudini , e quivi fi rimirala forza, e la bellezza del colorito, congiunto allintendimento del chiarofeuro. Quefta pittura tienefermo il riguardante per quefti pregj accennati,ma fpeciaimente per la vivezza degli azzurri be
. Descrizione delle pitture, sculture, architetture ed altre cose rare della insigne città di Ascoli nella Marca . altare è il quadro entrovi Gesù Crifto, che dà lechiavi a S. Pietro; è di Gian-Angelo Canini Ro-mano, fcolare del Domenichino. Vi fi vede buondifegno, buona efpreflìone , e difpofizione ripofa-ta ; ma non molta finitezza di pennello. Ebbegrazia, e moto nelle attitudini , e quivi fi rimirala forza, e la bellezza del colorito, congiunto allintendimento del chiarofeuro. Quefta pittura tienefermo il riguardante per quefti pregj accennati,ma fpeciaimente per la vivezza degli azzurri be«ne interrotti dagli opportuni ripofi. Nel Chioflro. E dipinta in frefeo nelle lunette la vita di S. Bene-detto, e dov* è la porta del Moniftero vi ftafcritto Francifcus Fiorellus Firmante* pinxit. egli in grado fulBciente alcune parti del-la Pittura, ed avea molta pratica dell affreko;ma le vedi bianche deMonaci dipinti , hannotutte una medefima tinta, fenza moftrare alcungrado davanti-indietro. Si vuole, che le tre pri-me lunette foflero dipinte a olio da Andrea Liliod Ancona <. SANI. i8r SA NT» ANGELO PICCOLO Confraternita Laicale. A IT aitar maggiore è un quadretto con la Madon-na fedente fu di un feggio di marmo, che colladeftra regge il fuo Bambino, e colla finiftra ma-no tiene un libro aperto, ove fi vede notatolanno 1570. Di dietro al feggio vi fono dueAngeli, i quali tengono innalzato un cortinaggioverde. Sembra di Pier Gaja. ANTICHI ROVINACCIDINOMINATI LE GROTTE, u di quefto colle fi veggono delle fuftruzioni diuna gran fabbrica in quadrato, le quali fono fia-te fatte coi contrafforti, e cogli archi o voltemurate a facco, e le muraglie in fondo foftengo-no il terrapieno. Effe non fi veggono diritte intutti i vani, ma fpeffo Ci piegano in angolo ot-tulb . Sarebbe un tormentare il cervello a far ri-cerca a che ferviffe quefta fabbrica ; ella ha fo-tniglianza colle rovine del Palazzo deCefari, chefi veggono in Roma fui monte Palatino \ ondecrede
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