Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all' anno 1500. . ritiro , attendendo ai piaceri, mentre egli af-finerebbe in sé le cure fpinofe del governo. Cosi fu fatto. Com-modo rade volte da li innanzi fi lafciò vedere in pubblico, echiu-focome in un Turchefco Serraglio , simmerfe affatto nel baratro• della Luffuria con trecento concubine, fcelte parte dalla Nobiltà,parte da i poftriboli, e con altra non minor turba anche più infa-me . I conviti e i bagni erano una continua fcuola dintemperanzae di difonefta ; faceva egli ancora de combattimenti in abito da Gla-diatore co fuoi Camerie
Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all' anno 1500. . ritiro , attendendo ai piaceri, mentre egli af-finerebbe in sé le cure fpinofe del governo. Cosi fu fatto. Com-modo rade volte da li innanzi fi lafciò vedere in pubblico, echiu-focome in un Turchefco Serraglio , simmerfe affatto nel baratro• della Luffuria con trecento concubine, fcelte parte dalla Nobiltà,parte da i poftriboli, e con altra non minor turba anche più infa-me . I conviti e i bagni erano una continua fcuola dintemperanzae di difonefta ; faceva egli ancora de combattimenti in abito da Gla-diatore co fuoi Camerieri, e talvolta ancora con ifpada nuda, uc-cidendo alcun deffi armati folamente di fpade colla punta impiom-bata. E intanto Perenne aggirava tutti gli affari, uccidendo quei,che voleva , altri affaiflìmi fpogliando de i loro beni non folo inRoma , ma anche per le Provincie , conculcando tutte le Leggi,ed ammalando fenza ritegno alcuno tefori irnmenfi. In quello mi-fero fiato fi truovava allora laugufta Citta, per la balordaggine esfrenatezza del Anno 45^ Annali d Italia. Anno di Cristo clxxxvi. Indizione Vittore Papa Commodo Imperadore 7. ,r Marco Aurelio Commodo Augusto perGonfoli ^ la quinta volta, l_ Manio Acilio GLABRIONE per la feconda. ANNODI! ^CT RA §a pervenuta al fommo la potenza di Perenne Prefetto\ A del Pretorio, e 1 abufo, chegli ne faceva. Le tante ricchez-ze da lui accumulate pareva che tende nero a guadagnare lamorede Pretoriani, qualora egli voleffe tentar qualche tradimento con- [*]H*™Jì*- tro la vita di Commodo. [ a ] Allo fteflb fine lembrava, che cofpi- rafTero le macchine defuoi giovani Figliuoli , i quali portati dalui al governo dellIllirico, altro nonfaceano, che ammaffargen*te. Può effere , che in mente fua non bollifiero cosi alti difegni;certo è nondimeno , che lodio univerfale dava quefta interpreta-zione a tutte le azioni di lui e de fuoi Figli. Di qua venne la rovi-na fua, narrata diverfamente nelle part
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