Gli ingiusti sdegniComedia . ¹ dejtderaui chi ejfere difejòjperahi. JLrmo-dia più nociuucleiVJdolfo ci ricufa^ Vanetio ci tradifce^altri dice tua figliuola e inferiruiy ilgÃQuanejH>n e già pazjo, altri chiofappincn dargli moglie ^ chealtr»può ejfer quefio che cjprejja bugia f Ma tuhauerejii pur torto Theodora a non hauerfrimAJcoperto co me il tuo male : e quadojia ueroydìefarà dime ? poi che fet il mio iene , la mia jjìeranr^a , ilfnio confortOyii mio fermo fofi (gno f non dotteua. il paterno amore afitcurarti a fco-prtr»piu tojio ameilim ma
Gli ingiusti sdegniComedia . ¹ dejtderaui chi ejfere difejòjperahi. JLrmo-dia più nociuucleiVJdolfo ci ricufa^ Vanetio ci tradifce^altri dice tua figliuola e inferiruiy ilgÃQuanejH>n e già pazjo, altri chiofappincn dargli moglie ^ chealtr»può ejfer quefio che cjprejja bugia f Ma tuhauerejii pur torto Theodora a non hauerfrimAJcoperto co me il tuo male : e quadojia ueroydìefarà dime ? poi che fet il mio iene , la mia jjìeranr^a , ilfnio confortOyii mio fermo fofi (gno f non dotteua. il paterno amore afitcurarti a fco-prtr»piu tojio ameilim malej che a, qual ]^ aoglia di cafk ? ahimè che quando io pèafauogioir delle tue nox^e^ mafjii^gero dellincurabile tua infrmità y e dei tniii dan-ni . Hor io uftigo a vederti^ e fé con le mieâ facultà i e fotere la finità ti fi potrà rei^d-ere j eccomi doke figliuola con la rohha , colâ fanguèi ⬠conia aita ⢠il fine de latto quarto ⢠ATTO V- SCENA PRIMA. tarlo ) e Vanetio da parte. j O3B E N trouato M,I ^iouincentroi fiu a tempo, che nou\ fa lume un Un:fo a chi uà di notte ^ t non fa lafirada . tu ftrjt buone nuoueda d^rmi f Car. Tijioue dt me%o faporcm l?aì ntwue di ^ fa ocre ? (ar. Bora 7Kiitaidercie. La bugia^ilìt J 0 det-ta con Fiiiuio aillinfinniia di Thei dcra efiata 1--nona per uot, peaììt ì aguafio ilparentadocvh Tandolfo: e tri fa per me jpcr ATTO che mha fatto perdere Ugrafia : ilquale tojìo che ie chiarito, che lafigliuola efanijfima, iè mejjoafcrimre^tfen:(a dirmi altro, m^ha piantata in mano^uejìa polita , dubito eh e non habòiafolletto in me yC cerchi per mio cafìigo far-mi jxantiare qualche giorno in Torre diISlona col mandare innanzi la poii-j;^ perforiero. fojhetto non dei tu hauer di M. Tiherio 3 perche efjendo uero gentilhuomo, e perV adietro fiato amor euole patrone, thaurebhe alla fcoperta mofirato Vammofuo; an
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