Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . quelli di Pisa spassimònno, & alquan-ti affogaron in Arno, & alquanti morti & molti presi. E diquelli Inghilesi morti più di .xx. et i pregioni funno più di .v.*^E poi le genti di Firenza girònno da Sampiero a Grado, e qui- 126 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE ne stectero alquanti giorni, avendo arso et rubbato. E similecorsene Io palio sulle prata a Santanna vecchia presso a Pisa: ioe feno battere fiorini e grossi d ariento; lo fiorino chome san lohanni tenea in mano le diatene del porto di Pisa dall unolato, e da 1 altro il gigio. In el grosso era dall


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . quelli di Pisa spassimònno, & alquan-ti affogaron in Arno, & alquanti morti & molti presi. E diquelli Inghilesi morti più di .xx. et i pregioni funno più di .v.*^E poi le genti di Firenza girònno da Sampiero a Grado, e qui- 126 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE ne stectero alquanti giorni, avendo arso et rubbato. E similecorsene Io palio sulle prata a Santanna vecchia presso a Pisa: ioe feno battere fiorini e grossi d ariento; lo fiorino chome san lohanni tenea in mano le diatene del porto di Pisa dall unolato, e da 1 altro il gigio. In el grosso era dall uno lato il gi-glo, dall altro san lohanni, socto il quale a piedi era la leporariverta, & simile tenea in nella mano le decte chatene. 15 E appiccònno a uno paio di forchi du azini & due montoniet uno chane, con una scritta la qual dicea: veniste come mon-toni & come chani asaglire il nostro campo, e così come eba-ni & montoni v abbiamo tractati. 63 A CLX. Come messer Iohanni dell Agnello fu fatto dogio. V. 5 IO eden-quanti di^fiylJlLi kiti Toscana chelaguer- 1ra era trop-po dannosa, pensòn_no mectereacordio traFirenza ePisa; e mentre che tal pacie si tractava, fii diliberato per alquanti Pisanimagiori di Pisa che Pisa reggiesse socto il governo d uno do-gio, al modo che reggieva Genova. E come diliberònno così 15missero in effetto; e quello che a ciò fia principiatore si Bin-dacio di Benecto, homo savio & amato in Pisa, benché dellapersona non sano. Costui colli altri grandi di Pisa, del mese d ogosto, lo dì disanto Chasciano, elessero e fenno dogio di Pisa e di Luccha 20lohanni dell Agnello di Pisa, il quale solea esser come fia fatto tale eletione, il preditto lohanni dell Agnellopromisse che Bindaccio governerò Luccha e lui Pisa. DI GIOVANNI SERCAMBI 127 E in eir ora del mactino lo dicto dogio fu messo in sedia, 25 con molta concordia di quelli ciptadini, et max imamente dellaparte de raspanti, sensa romore e sensa saputa di molti. E


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