. Annali del Museo civico di storia naturale di Genova. Natural history. Dente posteriore. Sphacroilus, sp. Dente anteriore. Dalle interessanti osservazioni che il signor R. Lawley ebbe agio di fare sui resti di Sphaerodus da lui rinvenuti nelle col- line plioceniche del Volterrano Q) si può inferire che il dente sopradescritto fosse collocato nella regione posteriore ed interna della mandibola; non saprei decidere se sulla mandibula supe- riore o sulla inferiore. Negli altri 16 denti, riferibili io credo alla medesima specie, l'anello radicale, se pure esisteva, scomparve, restando in sua vec
. Annali del Museo civico di storia naturale di Genova. Natural history. Dente posteriore. Sphacroilus, sp. Dente anteriore. Dalle interessanti osservazioni che il signor R. Lawley ebbe agio di fare sui resti di Sphaerodus da lui rinvenuti nelle col- line plioceniche del Volterrano Q) si può inferire che il dente sopradescritto fosse collocato nella regione posteriore ed interna della mandibola; non saprei decidere se sulla mandibula supe- riore o sulla inferiore. Negli altri 16 denti, riferibili io credo alla medesima specie, l'anello radicale, se pure esisteva, scomparve, restando in sua vece un piccolo incavo circolare più o meno profondo. I diametri loro sono rispettivamente di 7, 4, 3, 2 millimetri e talvolta anche un po' minori, 1' altezza varia in generale fra ll2 e 1/3 del diametro. Quanto alla forma, è sempre assai meno regolare che nel dente maggiore ed offre nei varii esemplari notevoli differenze. Alcuni infatti sono lenticolari e schiacciati, altri all'incontro si presen- tano quasi emisferici, e in due, finalmente, si ha la forma di un cono smussato, con una piccola strozzatura presso la base. Gli ultimi, se mal non mi appongo, sono denti anteriori che stanno a rappresentare gli incisivi dei vertebrati superiori. Il più grosso dei due, di cui reco la figura, presenta, a differenza dell'altro, 1' asse un po' torto e la sua altezza raggiunge i 12 millimetri. E d'uopo avvertire che una particolarità notevolissima di- stingue i denti dello S. lens tipico di Agassiz da quelli ora de- scritti. Mentre i primi sono di color giallo, i secondi offrono la corona intensamente nera e lucente. Se tal differenza dipendesse, come ne ebbi il sospetto, da una alterazione dei denti del vero & lenSj, se cioè questi fossero stati originariamente neri ed aves- (!) Osservazioni sopra ad una mascella fossile del genere Sphaej'odus rin- venuta nel pliocene toscano per Roberto Lawley. Pisa Please note that these images are extracted from scanned page images tha
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