. Delle imprese, trattato . DEL LAVRO. Gap. L XXVI. :^ V Imprefa del Conte OdoardoTiene,il Lau- Tmprcfa^ ro con vn Fulmine,che cadendo noIpercuo- del Contete, col motto, lHT^CT^ VIEJTVS, per jf^H^^^, dir che non mai atra tépefta di pericoli, puòoifendere lattioni virtuofe . Il Conte di Val imprefadi Marino cógiunfe la Palma, eI Lauro, con del Góte divn Breue, T^OlSl^QFI ITslSEVEBJTy ^^^^^ ^aSED QV ^SEVE f{yA VEÌ^IT; oue par che defTe mag- °gioranza al Lauro per chel pofe per fine dellattione; fé purnon diremo che reciprocamente ponno ambedue fignihcarIVno e laltro. Il Lauro fuclto, con l
. Delle imprese, trattato . DEL LAVRO. Gap. L XXVI. :^ V Imprefa del Conte OdoardoTiene,il Lau- Tmprcfa^ ro con vn Fulmine,che cadendo noIpercuo- del Contete, col motto, lHT^CT^ VIEJTVS, per jf^H^^^, dir che non mai atra tépefta di pericoli, puòoifendere lattioni virtuofe . Il Conte di Val imprefadi Marino cógiunfe la Palma, eI Lauro, con del Góte divn Breue, T^OlSl^QFI ITslSEVEBJTy ^^^^^ ^aSED QV ^SEVE f{yA VEÌ^IT; oue par che defTe mag- °gioranza al Lauro per chel pofe per fine dellattione; fé purnon diremo che reciprocamente ponno ambedue fignihcarIVno e laltro. Il Lauro fuclto, con le radici fopra la terra, col motto,. DELLE IMPRESE Imprefa motto, ?^0]N^I^M M^TEB^^LIT , fu pò fio dal Te-per (Urche gio, pcr lignificar chc nò fi ritrouano più Mecenati che i-ffcono i vjrtiiofi . Geronimo llufcelli hebbe per Imprefa il^Im^-xfa Lauro a pie dvn Rio ( per alludere al cognome ) col motto,delKuiceU Q^OT sTM n AP oN Til2 , attribuédoOgni fuofapere allali. Diuina Volontà, per cui fi acquila nome immortale . Camil- Imprefa di \q Camilli, pinfe llmprefa di Lorenzo Lóbardo , con vn Lau-baTdo^^ ropercuivadaferpcndoTHedcra, col motto, VT I{ECT^SVSTI T^E^ T, per dir che fempre lhuomo deue dal fuo ca-ro sforzarfi di paflar innazi, e farli conofcere a gli altri ; e chefempre deue contemplar le cofe celefti. Han detto chel LauroApolline, è Imprefa di Apolline, o per la forza della medicina, che pò-fio in bocca ad vn Palombo, queftafignifica; oper che tienenatura focofa , e per quefto odiato daDemonij come dice Eu-febio, e già moftra il fuogo nello fplendore, e nel crepito, operche Pindaro e Cal
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