. Ordini di cavalcare . a bidona memo-ria delS. Gaj^are ^^luera gentilImomonAqmlano ^ alcune njtìlipojlille ^jktte daItii /opragli Ordini del Caualcare, datigià in luce dalS. Federico Grifones il quale in tal materiafcrijfe infomma eccellenZ^. n)a queBe comprefì quanto eglifof^e fludiofo di queHadi/ciplina^ ^ che nonpoco ornamento douejjero trarne quelli^ che fono amatori di co fi noUìarte^ De liberai difitrloftampare ^accompagnandolo dì njna S delta di notabili auuertimenti(che quafinelmedefimo tempo mi capitarono nelle mani)nella quale fi contengono le ojferuationi^ eh e fi debbono haue^re n
. Ordini di cavalcare . a bidona memo-ria delS. Gaj^are ^^luera gentilImomonAqmlano ^ alcune njtìlipojlille ^jktte daItii /opragli Ordini del Caualcare, datigià in luce dalS. Federico Grifones il quale in tal materiafcrijfe infomma eccellenZ^. n)a queBe comprefì quanto eglifof^e fludiofo di queHadi/ciplina^ ^ che nonpoco ornamento douejjero trarne quelli^ che fono amatori di co fi noUìarte^ De liberai difitrloftampare ^accompagnandolo dì njna S delta di notabili auuertimenti(che quafinelmedefimo tempo mi capitarono nelle mani)nella quale fi contengono le ojferuationi^ eh e fi debbono haue^re nelnjolerfitr ra^:^ eccellenti di Caualli. Della ^Anatomiadi ejfi:,^ da quali cagioni procedano le indijpofitioni interneye come fi debbiano medicare. Delle infermità efierne* DellaChirugia^e degli effettifuoi. Voi adunque fiate pronti aprenderne beneficio ^e dilettatione^^fi coniio a quefte due co fé hauerofmpre la mira ^ emi sforzerò con ogni mio potere in ognitempo di porgerui con lutile contentezza. Statefanu. DE GLI ORDINI DI CAVALCARE 7)/ Federico Grifone:, gentilImomo Napolitanoy LIBRO PRIMO. £llarte della militia non è difciplina di maggiorbelk-xj^di quejìade Camalli ; ^ non che ornata dibelli effetti, ma neceffaria > & uejìita di ogni tanto è fin difficile & degna di lodcy quanto in efjabifogna tifare il tempo,& la mifioaj &pÌH, & menoluna, & laltro raancare, & accrcfcere col nero, &buon difcorfoi tal che ancora ilfenfo delludire, <&■ deluedere (non haucndo lapratica regolata dallintellet-to) ne farà poco di quella capaci. La onde non dubito, che qualunque nedrùjci) io babbia nolutofcriuendo infegnare qiiefìi ordini di caualcare,non lafcerddi condannare effreffamente ilgiudicio mio,Jlimando la fatica uana, effóndoprefa in cofaichc,feco7ido luniiterfal cojìume, par che simparipiu col traua-glio del corpOyche con le parole. 7\ondimeno conofccndoyche anche da linge-gnoypcr quel che fi ode, o legge, può nafcere laperfettione
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