. Della realtà & perfettione delle imprese . olica lode. difietto da me non qui bora fo* G a lamen- fs Deltlmptefe Iamenre,ma in dichiarando la ditfinirionc deirim- prcfa, per tutto li accufatojoue daltri, che di coluijChe lImprcfa porta fi faiicl^ 4i,ò lodando,© detraheodo, comunque sauenga. // Fme della Prime tmt* J3 Della Rcalta,&pctfcttionc^DELLE IMPRESE Di Hercole Taflo Parte Seconda. 0ueseflaminano,& foluonfi turtcropenionlln qual fi voglia maniera alle predette fiie con- clufioni ripugnanti : T)4 quelle di Monjjg, Patio Giom incommiàndQ» Eduta, infìno a qui, la reale tUfenz
. Della realtà & perfettione delle imprese . olica lode. difietto da me non qui bora fo* G a lamen- fs Deltlmptefe Iamenre,ma in dichiarando la ditfinirionc deirim- prcfa, per tutto li accufatojoue daltri, che di coluijChe lImprcfa porta fi faiicl^ 4i,ò lodando,© detraheodo, comunque sauenga. // Fme della Prime tmt* J3 Della Rcalta,&pctfcttionc^DELLE IMPRESE Di Hercole Taflo Parte Seconda. 0ueseflaminano,& foluonfi turtcropenionlln qual fi voglia maniera alle predette fiie con- clufioni ripugnanti : T)4 quelle di Monjjg, Patio Giom incommiàndQ» Eduta, infìno a qui, la reale tUfenza dellImprefa,con Icoflcruationìjche labbcllifcono, egli cfl*empi cofi fecondo la òì-uìfara forma, come da efla di-fcordanti ; Rimane,per quietede glintelletti ,diuenuti pera*ucntura fìnhora partiali, chidVno, & chi daltro di tanti vaicnthuomini ; li qualiinnanzi a me,& molto da mediuerfi inquefta mate-ria libri dettarono; che io, propofti i loro precetti,gli vada c/Taminando ,& colà nìblucndo,ouc eglino alla. / 4 DeWìmfvefe (tHercTafoalla verità delle pofitioni mie contraria fTero. Perchedando io di prima mano a quelli di Monfig. Giouio,come primiero in rempo,coiì leggo in lui. GIO VIO. Cif7£jue hArjno adejfcrt le ccnditionidtLf Imprepi e habbiadelbuono^ i Giufìaproportione d anima, éf dt C9rp(f^: Z gonfia ne ofcura^ne chiara, 9 Habbia bella vift4^ 4 Uonricerca alcuna forma humana, f Richiede il Motto,eh eèl anima del corpo, 0 Sìa il Motto diuerfo dallidioma di colui » che Uporta. 7 Ejfo Alottofiabreue, 8 Non h abbi a intelletto di molta fuperbìa, o prefun E bella,& vaga,quando più dvna interpretationf hauerpuote,Fortafi à ftgnijicationf ^alcun nofiro generofo penfieroyTaSSO. Se folo cinque fono le conditioni,chefirichieggono ad vna perfetta Imprefa, perche portar-ne nouc, come fi raccolgono nel progrefTo del Dia-logo? Et fé nouerealmente fono, perche determinar*le in cinque? In oltre, fé cinque fono adunque diucr-fe fra fé; ma che diuerfit
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