. Le imagini de i dei de gli antichi : nelle qvali si contengono gl' idoli, i riti, le cerimonie, & altre cose appartenenti alla religione de gli antichi . quelle Ifoleetiandio ciò, che dalla terra uienej ma perche nonpareflepoi, cheterreftre lo haueflè fatto folamente, aggiunte alla-ratro una prora di naue, sì che pareua, che^Jettuno naturan-do ararle la terra. Et appretto de gli Elei in Grecia fu certa fta-toa, come fcriuePaufania, di giouanefenza barba,chefite-neua lun piede fopra laltro, e ftaua con ambe le mani appog-giate ad una nafta, quella fi veftiua poi à certi tempi hora convefte di


. Le imagini de i dei de gli antichi : nelle qvali si contengono gl' idoli, i riti, le cerimonie, & altre cose appartenenti alla religione de gli antichi . quelle Ifoleetiandio ciò, che dalla terra uienej ma perche nonpareflepoi, cheterreftre lo haueflè fatto folamente, aggiunte alla-ratro una prora di naue, sì che pareua, che^Jettuno naturan-do ararle la terra. Et appretto de gli Elei in Grecia fu certa fta-toa, come fcriuePaufania, di giouanefenza barba,chefite-neua lun piede fopra laltro, e ftaua con ambe le mani appog-giate ad una nafta, quella fi veftiua poi à certi tempi hora convefte di lino, & hora di lana; Et fu ella creduta eiìère di Net-tuno, che portato quiui di certo altro luoco della Grecia, fixpoihauutoin grandiffima riuerenza da tutti del paefe, ben-ché non Nettuno, ma Satrape fotte nominato. Veggono an-chora due medaglie antiche, luna di Vefpcfiano , & lahradiAdriano, nelle quali è la imagine di Nettuno fatta à guifa dihuomo , che ftà in pie tutto nudo, fé non che dal finiftrohomero gli pende un panno, et ha nella delira mano una sfer-za di tre correggie, tenendo il tridente in alto con la fini» io6 I M AG INI DE I DEI ftra. Et in certa altra medaglia pure antica, Nettuno è benfatto nudo, Se dritto inpiè, raache hàlafiniilra alta appog-giata al tridente, porge vn Delfino con la deftra , e tienePvno de i piedi fopravna prora di naue. Oltre di ciò vo-leuano gli antichi , che delle Città le porte foriero date àGiunone^ le rocche, & le fortezze à Minerua, & à Nettu-Fottda- noiemura, ^Sfondamenti, come notaSeruio, oue giliofà, che Venere moftra ad Enea larouina di Troia nonNettu* erTerereparabilc, perche quelli Dei ui fi afFaticauano amet-4tf. terla in terra, louinando ciafeheduno quello, che era fuo, Se cosi gli dice:: <Quì,doue vedi, che gli alti edificitrotti, e disfatti in terra vanno, eI polue miflo ondeggia final Cielo,7{ettun col gran tridente fcuote, e abbatteLe mura, e da profondi fondamenti


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