. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . Succejfeà quesH Gouernatorein Lombardia Car^lo dAmhofiaychiamatoper la dignità dellvffcio della corte Reale Gran Masfro e Sig. di Chiamon. Eglifu di dolce natura e molto dedito a gli amoriy anchorcheinvifo dimosiraffe a efferrohnfioye conparole co-leriche par effe fiero e bruficOypurefii dimejlicaua moltocon le donne,ddettandofi difiejie,banchettiydanz>e, ecomedicdaqual vita non fu mol


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . Succejfeà quesH Gouernatorein Lombardia Car^lo dAmhofiaychiamatoper la dignità dellvffcio della corte Reale Gran Masfro e Sig. di Chiamon. Eglifu di dolce natura e molto dedito a gli amoriy anchorcheinvifo dimosiraffe a efferrohnfioye conparole co-leriche par effe fiero e bruficOypurefii dimejlicaua moltocon le donne,ddettandofi difiejie,banchettiydanz>e, ecomedicdaqual vita non fu molto lodata dal Rè Lo-douico,perche fii trono molto occupato infimili piace-ri in tempo,che doueua/occorrer la Mirandola oppu-gnata eprefa da Papa Giulio, Fortam il detto caua licrc pI lm. aio rio. m ! X iiere per imfrefa ^vìahuomo faluatko con vna, ^a verde in mA/^o,LiijualeJìvedcua ricamata nefa-ìO/U della fùa comvagnia,e difopra era vn kreue conwn vcjo latino i mithm akimvm agre-sti SVB TEGMINE SERVO. Volcndo fi- gnifcare per apcurare e conciliarfi le dame y che nmera così brutto,comepareHa-,. Partie la fofradetra i/mentlone a rnoltl bella. Et*Vna ne porto a mio iudicio hellifima Giouan Fran-cesco Sanfeuerino Cerate di Caiaz,zOyil quale per emiilattone di fuo fratello GakaT^o nella fatata de Fracefi in Italia,fi partì dal Duca Lodmico,& accofiofiico detti France fi con qualche carico dellhonor fuo:pereto che talpartenz^a ftp molto fiofi?etta. Vedeuafi G 4 /#^ LE I M P RE SE timprefa ricamata ne*faioni delle cento ldncie:ch*egUhaueua ottenute dal Re : e ciò tra vn trauaglio, chevfano imanifcalchiferferrar caualli hizarri e calci-trojl y con quejlo motto fiancefe : p o v r d o m-? T E R FOLLIE. Per dinotare,che domerebbeal^cunfuo nemico di cosi fatta natura.


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