Opere volgari . za, e con ogni divozione me le de-dico ; e prego il Signor Dio la conferyi feliciffima. Di Romaalii io. di Maggio. 1584. Di V. A. Vmilifs. e devotìfs. fervi tareAntonio Ciccarelli. a ì NOI NOI RIFORMATORIdello Studio di Padova. AVendo veduto per la Fede di revifione,ed approvazióne del P. F. Gio: PellegrinoGalaflì, Inquifitore di Padova, nel Libro in-ti tolatO : // Cor t egiano del Conte Balde [far e Cafìi>rlw-ne, e l Opere del mede/imo novellamente raccolte, edillujìrate dalli Signori Fratelli Volpi 3 non efTercofa alcuna contra la Santa Fede Cattolica, eparimente , per att


Opere volgari . za, e con ogni divozione me le de-dico ; e prego il Signor Dio la conferyi feliciffima. Di Romaalii io. di Maggio. 1584. Di V. A. Vmilifs. e devotìfs. fervi tareAntonio Ciccarelli. a ì NOI NOI RIFORMATORIdello Studio di Padova. AVendo veduto per la Fede di revifione,ed approvazióne del P. F. Gio: PellegrinoGalaflì, Inquifitore di Padova, nel Libro in-ti tolatO : // Cor t egiano del Conte Balde [far e Cafìi>rlw-ne, e l Opere del mede/imo novellamente raccolte, edillujìrate dalli Signori Fratelli Volpi 3 non efTercofa alcuna contra la Santa Fede Cattolica, eparimente , per atteftato del Segretario No-itro , niente contra Principi, e buoni cotu-rni ; concediamo Licenza a Giufeppe CorninoStampatore in Padova, che pofla eflere Cam-pato , ofTervando gli ordini in materia di Stam-pe, e prefentando le folite copie alle Pubbli-che Librerie di Venezia, e di Padova. Dat. li 14. Aprile 1731. ( Carlo Ruzzini Cav. Proc. Rif. ( ( Giovan-Pietro Pafqualigo Rif. Agoflino Gadaldini Segret, BER-. BERNARDINO* MARLIANIAI LETTORI. ,T tutti coloro che a tempi nofiri hanno con fomma lode,: commendazione portato al mondo utile, e giovamen-to grandi/fimo , è parere di molti giudiciofi , che fraprimi , e fra più degni , fia da effcre annoverato ilConte Bai. dessar Castiglione; perciocchéegli non con gli fcritti ha moftrato , e conmolti precetti infegnato quello che a vero Gentiluomo, ea Donna l-Jobile s appartenga , e quali abbiano ad ejfere i Principi ; macon le proprie operazioni , e nei più importanti negozj che al fuo tempofofero trattati fra Criftiani , lafcio tal faggio della fita prudenza , e va-lore , che agevolmente diede a vedere , non filo qual efer dovere il veromodo del negoziare le cofe de Trincipì , ma che non aveva alcuno fupe*-riore, e pochijjtmi uguali. Ond egli fu ben degno, che alcuni de più lo-dati frittoti del fuo tempo toglie fero la penna in mano, per lafciar me-moria alla pofìerità degli alti fuoi meriti , come tuttavia tra v


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