. Poesie pel solenne ingresso di Sua Eccellenza il signor Alvise Contarini 2do Kr. alla dignità di proccuratore di S. Marco . ( XIII )DEL SIC .4 B «4 T E D. Valentino Bernardi Allor, che minacciò di Marco i giorni Sul laro morte, e al Medoaco in rivaErtinlè, alto gridare Auftria sudiva:Tanta virtù non fia, che più ritorni. Ma allor, chi rari pregi, e i modi adorniDAlvise ella mirò, tutta giuliva,Invida morte, dille, ancora è vivaTanta virtude ad aumentar tuoi fcorni. Invida morte la tua falce in vano Contro il nome di Lui vibrar tu tenti,Ch Ei vi vera nel fecol più lontano ; Adorno vi vera di


. Poesie pel solenne ingresso di Sua Eccellenza il signor Alvise Contarini 2do Kr. alla dignità di proccuratore di S. Marco . ( XIII )DEL SIC .4 B «4 T E D. Valentino Bernardi Allor, che minacciò di Marco i giorni Sul laro morte, e al Medoaco in rivaErtinlè, alto gridare Auftria sudiva:Tanta virtù non fia, che più ritorni. Ma allor, chi rari pregi, e i modi adorniDAlvise ella mirò, tutta giuliva,Invida morte, dille, ancora è vivaTanta virtude ad aumentar tuoi fcorni. Invida morte la tua falce in vano Contro il nome di Lui vibrar tu tenti,Ch Ei vi vera nel fecol più lontano ; Adorno vi vera di quel, chor fentiImpartirgli la Patria onor fovrano,Che fa iiiperbe le più chiare menti. DEL ( xiv ) del molto reperendo pjtdre Antonio Maria Squillaceminor conventuale. Tu, diflè onor, là filile Adriache Rive,Oftro lucente accrefcerai fplendoreAllAvito dAlvise alto valore,E a fue virtù febben di pompa fchive* Veftì lEroe, che fol nelle giulive Fronti del popol leggerà il fuo core; Oggi sapre per te campo maggiore Al patrio amor, che in Lui s annida , e vive Pianta gentil, che in fen vita raccoglie,E arai del Sole filila limpidondaSabbella, e i frutti in ogni ramo fcioglie, Crefce vaghezza alla natia fua fponda,E lieta pur delle frondofe fpoglieSolo è per altri, e non per fé feconda. a su^ (XV)Jl SUA ECCELLENZA IL SIGNOR PROCCURATOR VENIER il Raccoglitore Questi cui lAdria la purpurea verta,Dellantica fua ftirpe onor vetuflo,Cinfe già un tempo, e che lo fcanno auguftoSalir potè per gloriofe gefta: Rivetti pofcia con pompofa fefta, Qual prode Genitor pel figlio onuflo Di fublimi virtù premio ben giufto A chi nel Patrio onor non mai sarrefta. Nel fuol Germano allor lEroe novelloNel di cui feno ogni virtude annidaIl fuo nome il fuo onor facea p


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