. Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni : scritte, e dedicate alla maestà di Vittorio Amadeo, Re di Sardegna . e abbiamo fcrittala vita, a cui rimettiamo chiunque per curiofità voleffe aver*ne notizia . Or vegga il lettore, fé io abbia avuto giuftomotivo di non lafciar di rammentare il nome , e parte dell*opere fatte da così degni foggetti nati in Carrara , ed iii_>Maflfa fbtto il dominio , ed auipicio de loro degniflìmi prin-cipi , I quali alle molte glorie , che renderan fempre immor-talmente celebre la non mai morta memoria dellantichifll-ma loro profapia, aggiugneranno anche


. Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni : scritte, e dedicate alla maestà di Vittorio Amadeo, Re di Sardegna . e abbiamo fcrittala vita, a cui rimettiamo chiunque per curiofità voleffe aver*ne notizia . Or vegga il lettore, fé io abbia avuto giuftomotivo di non lafciar di rammentare il nome , e parte dell*opere fatte da così degni foggetti nati in Carrara , ed iii_>Maflfa fbtto il dominio , ed auipicio de loro degniflìmi prin-cipi , I quali alle molte glorie , che renderan fempre immor-talmente celebre la non mai morta memoria dellantichifll-ma loro profapia, aggiugneranno anche quefta , che non èdellultime 5 chabbia fatti campeggiare, e rifplendere ipiù rinomati Sovrani . DI LAZZARO MORELLI. Olo , e penfofo paffeggiava fovente Cotto lportici dAtene Diogene , ed ora in ora an-dava eziandio ragionando con quelle ftatue,quando interrogato un dì da alcuni fuoiamici, che più duna volta ofTervato lave-——..-—^ vano del perchè un filofofo favio , e pefatoqual egli era faceffe talefcipidezza, rifpofe, che da quelragionamento imparava ad avvezzarfi a foffrire allorché di- fcor-. 446 ^ VITE fcorreva con coloro, che o per autorità, o per Ignoranza, oper involontà di far ciocché lor fi richiede nulla rifpondono,O quanti dovrebbero anchoggi andar facendo quel che face-va allora Diogene , e dove non folTer Icftatue 5 parlar collepitture 5 colle foffitte , cofolaj, e colle mura delle falcjdellanticamere , e de gabinetti per alTuefarfi a dar cheti,quando non vi ricevono alcuna rifpofta alle dimande , o che•jie fon da famigliari con poca civiltà , anii con difpre^zo jed impertinenza /cacciati. Così adivenne al noftro Lazza^ro 5 che da Afcoli fua patria giunto in Roma per ìmpofTef^farfi meglio della profefilone , ed ito poco ben in arnefè a_jpresentar certa lettera di raccomandazione , che nel partir^avuta aveva per un perfònaggio, nulla a quel che in voce_-*gli foggiunfe gli rifpofe , e con male parole lo fecero pofciai corteggiani par


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