. Prencipi Christiani. uano,non potefle il valorfuo dimo-itrare. Hor effendofieglidopò quella7uffa coi Greci,ritirato,in Cipro,fu davna febrc fopraprefo, e morto. NicolòVignierofcriue,d1iauer trouato in vnantichi/fimo manufcritto, che Ame-deo mentre, che à cafa iuornaua,tra paf so Lihro II. T 3 y sòncirifola fudetta lAnno Millcfimoccntefimo trentefimo octauo, e che fufcpolto nelMuniftero di Sanca Croce. V M B E R T O TERZO. MbertoIII. chefuc-cefleal Conte Amedeo,fuo padre, afTai giouinecto, fu di natura quietamolto, e più rofto aiiareligione,che allarme acconcia. Si marito primieramente co Mat


. Prencipi Christiani. uano,non potefle il valorfuo dimo-itrare. Hor effendofieglidopò quella7uffa coi Greci,ritirato,in Cipro,fu davna febrc fopraprefo, e morto. NicolòVignierofcriue,d1iauer trouato in vnantichi/fimo manufcritto, che Ame-deo mentre, che à cafa iuornaua,tra paf so Lihro II. T 3 y sòncirifola fudetta lAnno Millcfimoccntefimo trentefimo octauo, e che fufcpolto nelMuniftero di Sanca Croce. V M B E R T O TERZO. MbertoIII. chefuc-cefleal Conte Amedeo,fuo padre, afTai giouinecto, fu di natura quietamolto, e più rofto aiiareligione,che allarme acconcia. Si marito primieramente co Matilde figliuo-la di Teodorico,Conte di Fiandra, e diSibilla di A ngiò^ giouine di rara bellez-za-, e perciò da lui ardentemente infieme alcunianni/enza ha-uer figliuoli : di che accoratafi la Con-te{ra,cadde in vna febre lenta, che le tolfé nel fiore degli annijia vita. Non fipotrebbe facilmente fcriucre,quantoreftaffe , per si fatta perdita, addolora-to Vmberto : quanto abbattuto d ani I 4 nio>. 1^6 Vmberto III. xiìo^quanto afflicco di fpirito . E nontrouandofi maniera di racconfoJarlo,n erano iludditti tutti pieni di triftez-za, e di affanno. Pareua^ che ogni cofanon meno del cordoglio dilui, che eglidella morte della moglie, fi Corte era chiufa, i negotij interrot-ti; Io flato finalmente a vn corpo tuttocagioneuole per Tinfermità della tefta ,safiembraua . li perche il Vefcouo diGcncua^mofTo ò dallamore3 che al gionineportaua^ò dalla compa{fione,chedefudditi haueua, venutolo vn gior-no à ritrouare, dopò diuerfi propofiti,con lui tenuti, li venne à dire, che oltraal Iago di Lofana in vna rocca afpriffi-xna,due Monaci fi trouauano, venutidallA bbatia di Chiarauallcchc per ef-fer di Spinto fanto aedi altiflìma bontàripieni, delle cofe celeftiali con tantagratia, e con tanta efficatia parlauano,chechiunque li(entiua,c praticaua,ncrimaneua colmo di conforto , e d*vnacerta dolcezza fpirituale, per la cui vir-tù Libro IL isy tu ogni c


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