. Le imagini dei degli antichi . te generato infiemelon noi, e con noi ftefie poi fempre, come noftro cuftode, &roleuano perciò , che tanti fofiero i Genij , quanti erano , come che a ciafeheduno fofie dato il fuo ysò che pu-Ir fofiero due volte tanti, & che ciafeuno nhauelTedue, vniuono,& vn rio:quello elTorta, & inanimifee fempre al bene ,fcuefto al male , come diciamo apunto noi Chriftiani de gli:.ngelinoftri cuftodi,& dei Demoni) folleciti tentatori, fc nonfie quefti non nafeono con noi, come intendeuano gli anti-jni,chei Genij nafeeflero con ciafeheduno : & il medefimo dif-ero
. Le imagini dei degli antichi . te generato infiemelon noi, e con noi ftefie poi fempre, come noftro cuftode, &roleuano perciò , che tanti fofiero i Genij , quanti erano , come che a ciafeheduno fofie dato il fuo ysò che pu-Ir fofiero due volte tanti, & che ciafeuno nhauelTedue, vniuono,& vn rio:quello elTorta, & inanimifee fempre al bene ,fcuefto al male , come diciamo apunto noi Chriftiani de gli:.ngelinoftri cuftodi,& dei Demoni) folleciti tentatori, fc nonfie quefti non nafeono con noi, come intendeuano gli anti-jni,chei Genij nafeeflero con ciafeheduno : & il medefimo dif-ero anco dei Larirsì che furono quefti fra loro poco differen-t, & perciò pofero i Romani sii i crocicchi delle ftrade, e perfi ville il Genio di Augufto co Lari,e gli adorarono infieme .tenche adoraua anco ciafeuno il fuo Genio da sé celebrando Genio doppio,ifuo dì Natale allegramente , e con molto piacere, ma queld Principe era riuento da ogn vno più di tutti gli altri. Onde 406 Imagìni de J Dei. Qfc Imagini del Genio buono & cattiuo cufìodi & ofleruatori fi©v5?, della generat ione bumana , delle loto anioni, & delle j&j*Città y & luoghi piiuati. Oo tm ss gs&s m m% m && 15e gli Amichi. r4fc9 Onde chi hauefle giurato il fallo per lo Geniodel Principe Genio del Trìtifarebbe ilato fubito punito, perche quello :ippreflb de gli an* «- eipcj .ìchi era giuramento grauilfirào . Et perciò Caligala Principemolto crudele facendo morire molti per ieggenlTìnve caufé,come recita Suetomo> fokua dire quello di aicunUche gH facd-«a morire , perche non liaueuano giurato mai per lo Tuo Genio>come che perciò lo iprezzaflTero,e moilralTero di giudicarlo noniegoo di elfereadorato. Era dunque il Genio certo Nume,cheinóno dal loro primo nafcimento accompagnaua gli huomimTempre Età Uuochi ancora erano dati alle volte queftiNumi*,rome dice Iambiico Fil9fche a quelli Dei,li qua Jamhlko.\\i fono particolari cuftodi, e guardiani di a
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