. Storia dell'Italia antica. Tirteo (Vi Icon. gj 3, n. 1). () Si possono vedere raccolte e illustrate da F. X. Frùlie, De Horaiiinteniiis, Constantiae ^. Aen., VI, 852. Vannucci — Storia dell Italia antica — IV. 130 CONTR ADIZIONI. LiB. VI!. marziali, e laudante ehi muore per la patria e opponeforte petto all avversa fortuna ; che celebrano gli erairomani e il valore nazionale, e fanno lapologia dellozioe della spensieratezza; che lodano Catone e dispregianoLabeone, che celebrano le Grazie decenti* e cantanoai giovinetti e alle vergini, e calpestano la verecondia e raccontano le oscenitàde


. Storia dell'Italia antica. Tirteo (Vi Icon. gj 3, n. 1). () Si possono vedere raccolte e illustrate da F. X. Frùlie, De Horaiiinteniiis, Constantiae ^. Aen., VI, 852. Vannucci — Storia dell Italia antica — IV. 130 CONTR ADIZIONI. LiB. VI!. marziali, e laudante ehi muore per la patria e opponeforte petto all avversa fortuna ; che celebrano gli erairomani e il valore nazionale, e fanno lapologia dellozioe della spensieratezza; che lodano Catone e dispregianoLabeone, che celebrano le Grazie decenti* e cantanoai giovinetti e alle vergini, e calpestano la verecondia e raccontano le oscenitàdel poeta; che ci mo-strano tutto luomo ilquale, pieghevole adogni vento, si gloria diesser coerente a séstesso, e dopo aver lo-dato chi fugge le su-perbe soglie dei potenti,si vanta di viver conessi; che insegnano so-prattutto la morale delproprio interesse, laquale ad esso sottomettetutti i grandi doveri chelegano luomo agli altricittadini e alla patria;morale che servirà sem-servitìi e il Grazie (Pittura Pompeiana in Mus. Borb. ^VII!, tav. 3). pre a perpetuare nel mondo la come servì già a sostenere i potenti protettori, dei quali il poeta tramandò splendidamente il nome alle età più lontane. I favori ottenuti in corte da Orazio e dagli altri de-stano gli appetiti di molti: quindi innumerabiU le brigheper cercare la protezione del principe e del ministro, lìfar versi diviene mania: dotti e ignoranti scrivono poemi;giovani e vecchi coronati di frondi dettano carmi, non I Od., I, 4, 6. Gap. L] poetastri CUPIDI DEI FAVORI DEL PRINCIPE. 151 facendo caso del bene scrivere, ma del comporre moltoe presto *. I poetastri in loro accademie e congreghesintessono corone a vicenda, si applaudono furiosa-mente; poi portano da sé stessi loro versi e ritratti allabiblioteca dApollo, fondata e destinata dal principe adaccogliere le migliori opere dellingegno greco e latino ^.Questi per darsi aria di uomo ispirato va per luoghi ro-


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