. Dialogo dell'imprese militari et amorose . teneua bea-to, effendo nelpoffeffo di cotanto bene, ma accortofipoi defferfatto compagno diperfonafi vile,gli pa-reua che dvnfommo benefoffe ridotto in efirema miferia & difpiacerejo fopra questo figgetto feci dipingerii vn carro trtifale, tirato da quattro cauallibianchi,efopra effo era vn Imperator trionfante con vnofchiauo nero dietro gli,che fui capo gli tenena la lau-rea aWantica Romana; ejfendo lor costume per am-morzar lafuperbia e vanagloria dell Imperatore,di fare anchor trionfar fico quello fchiauo nero. Eradifopra il motto tolto da Giouen


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . teneua bea-to, effendo nelpoffeffo di cotanto bene, ma accortofipoi defferfatto compagno diperfonafi vile,gli pa-reua che dvnfommo benefoffe ridotto in efirema miferia & difpiacerejo fopra questo figgetto feci dipingerii vn carro trtifale, tirato da quattro cauallibianchi,efopra effo era vn Imperator trionfante con vnofchiauo nero dietro gli,che fui capo gli tenena la lau-rea aWantica Romana; ejfendo lor costume per am-morzar lafuperbia e vanagloria dell Imperatore,di fare anchor trionfar fico quello fchiauo nero. Eradifopra il motto tolto da Giouenalc, w^serwscvrrv portatvr eodemj Volendo dire,benchio h abbia il fauore da queHa gentildonna,non mi aggrada però,eJJèndomi comune con sì igno-bile ejr hebhe bellifiima vifiain pitturale quel gentilifimo Signore grandemente I ?J0 LE IMPRESE fod/sftttoneja fece poi [colpire in *vna medaglia,doro,e fu ancho tolerata leffigie dclChucmo da chie fcmpulofo ccmpofitor delCimprcfe >cffcndo in ha?bito Jflraordin d o m. jQuefta certo mi piace,perche Camma delrverfo diGiouenale gli da la vita. Ma ditemi Mon-fignore j Signori Cardin alinea quali h me te sì lunga-niente pratticato, fogliano eglino portare imprefeìs i o. Si veramentey quando efifonprencipi nobili,come fu il Cardinale Afcanmd quale h attendo me (fucgnifuo sforzo in conciane per far crear Papa Rodri-go Borgia,chefchiamopoi Aleffandrofesio,nonflette molto,che negli effetti gradi lo trono no filo ingrato>ma capitalmmicoipcrcheper opera del dettole per li per PI <M. Giono. t3t lì peruerfi difegni fiuoi fu fcacciato da Trancefi ilDuca Lodouico daMilancefenzapunto intralafciartodio,non re fio mai di perfeguitar cafa Sforze fica,finche nonfuron traditi spogliati de Ho fiato y e condottiprigioni in Trancia Jn quefiopropofitofece far Mon-signore Afcanio per ìmprefa tEclifiì del Solejl qualefifa per ttnterpofition della Luna tra e fio e la terra:volendo intender,eh e fi come il Sole non rifi


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