. Noua iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de SS. Mauritio & Lazzaro. Nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed'altre infinite materie. Opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad'ogni studioso. Per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia apparato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che puo cadere in pen
. Noua iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de SS. Mauritio & Lazzaro. Nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed'altre infinite materie. Opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad'ogni studioso. Per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia apparato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che puo cadere in pensiero humano. Ampliata vltimamente dallo stesso auttore di trecento imagini, e arricchita di molti discorsi pieni di varia eruditione; con nuoui intagli, & con molti indici copiosi . ngua nofiracofl. VtHa pleh crudel, che ha intorni eleggeIl terror,eai defìrier lo meinAn innttn(ijllenipoter non ì,che il fuopuregge ,In far temer altrui,non cheiauanXj-ler cofiui par che ver difpreggt,Se nel timidopetio,aHuie,i, chefian^Il mojiro hmendOi che ha voci irìfinite »£f manifempreal malpoRe^i;^ ardite. VnufoU non efompre Ufaeeljt » Ma molte,e tutte in variati a/petti > { cìÀChe fi cangiano ognbor,pHr chict lui pineDi accordar quei cofpauenrofi ideiti .^fellt neCHOri hui/tan sì forte caccia^Che a dar loro pgi fede fono a/lretti,E con tantofpanento fpijfo affaleLe Citta-ehe poi ogni male-Il Terrore nipiiito COI la faccia di Leone-,racconta Patifània, che fi vcdcua fcolpìto pteffo à glEie nello Schqo di Agamennone ,machein moke altre occafioni fi dipingeua ^on-na infu riata,& rernbile, forfè per memoria diMedii(a,Uretì;a della quale era da Domitianoporrata innanzi al petto iieirarmatura , perdar fpauentoà chi H O o I. DONNA con due facciedilTimili, guardado cortlvna più giouaneil Ciefo , conlaltra pia vecchia la terra , f^aià à federe fo-|>ra viiffloboiOuero a palla turchina^ piena di fteIIe,tenendo la deftra mano al petto, &
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