. Imprese sacre con triplicati discorsi, illustrate & arricchite. Con le aggiuntione [sic] ultimamente fattevi dall'istesso autore et in questa terza impressione, con sei copiosissime tavole molto più che prima adornate . Cuì^a ne laria 5 e fitto tonde nyalaAlato pefie j augel dì fquamme adorno sCome pefie taugello mira ^e tnnoUyCome augello da pefie ha danno 3 e fiorno^Sempre ritiew-una naturafiUyE par la cangi mille ijoltel giorno yE taly ehe cìnto di corporee membraHuomo à ijìcenda ^ (^ angelo rajjemhra » Sopra il corpo deUIwprefa,DISCORSO L [Ratfofó feherzoparmi che fcfTcdi c^neilammi-rabi
. Imprese sacre con triplicati discorsi, illustrate & arricchite. Con le aggiuntione [sic] ultimamente fattevi dall'istesso autore et in questa terza impressione, con sei copiosissime tavole molto più che prima adornate . Cuì^a ne laria 5 e fitto tonde nyalaAlato pefie j augel dì fquamme adorno sCome pefie taugello mira ^e tnnoUyCome augello da pefie ha danno 3 e fiorno^Sempre ritiew-una naturafiUyE par la cangi mille ijoltel giorno yE taly ehe cìnto di corporee membraHuomo à ijìcenda ^ (^ angelo rajjemhra » Sopra il corpo deUIwprefa,DISCORSO L [Ratfofó feherzoparmi che fcfTcdi c^neilammi-rabile prouidenzadiuinajaqnalefauellado della creatione delmondo (picciolala palla alla fu agran dcftraj di fé medefima dilTe: eumfi tram y cioéy col Padre eterno» cufi-. ca dimanenella ere*- Bx compone):s, ludens in orhe Itnarum,Scherzo dico gratiofo fu li fefuirff « -per materia di formar vccelii, e pe- ■^^•^•io,k\, non dellaria, della rerra. o del f ^^^^«^.f ^fuoco,ma delliquido, e freddoele- ^^P»^^mento dellacqua. Perche chi mai im-maginato fé lhaurebbe,Ghc vccelii più . , ,.leggieri del vento, dj materia che gra- ^^n- ^^uc fé ne tende fcmpre al centro, for-^^^ mari fofìfero ; vccelii dunque habirato-ri dellaria ri conofccranno per patrialoro il mare ? vccelii ài fccco tempera-mcto,e caldo haii rano per madre la regina dcUhuraidOjC del freddo ? vccel- liiChe r a ai glie fati pcjce VO Per Santo contefnplatIuo,& atnuo. Difi:. 11L 5 7P lì, che ncilondc fommerfì non poflbno cìit da vna pianta farebbe in vita, il principio della Io- Grtfcelamarauiglia, chenonpnrc tro vira riconofceranno dallonde ?ò ma lacqua non impediTce la leggierezza, Acfnuaaiu^taniglia. CrcfccIoRiipore,chcdavno ma anche raiiua,e nota Gonzal
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