Storia dell'Italia antica . ca dettero sempre piùdi 100 mila cittadini: dal che, conclude egli, si può giudicare quale fosseallora la potenza di Roma. ( Gouvernement de la Rèp. Royn, I, p. XII).Ma altri dubitò dell autenticità delle cifre del censo conservate da Dio-nisio, perchè a pochi anni di distanza danno aumenti e diminuzioni chenon paiono ciedibili. Vedi Arnold, The History, of Roma, chap. 8,pag. 132. («) Dionisio, IX, 08; Nibby, Roma antica, I, 91; Lanciani in , 1870, p. 40. Plinio (III, 9) attribuisce TAggeie a Tarquinio il Su-perbo, e lo pone tra le più mirabili opere. (^


Storia dell'Italia antica . ca dettero sempre piùdi 100 mila cittadini: dal che, conclude egli, si può giudicare quale fosseallora la potenza di Roma. ( Gouvernement de la Rèp. Royn, I, p. XII).Ma altri dubitò dell autenticità delle cifre del censo conservate da Dio-nisio, perchè a pochi anni di distanza danno aumenti e diminuzioni chenon paiono ciedibili. Vedi Arnold, The History, of Roma, chap. 8,pag. 132. («) Dionisio, IX, 08; Nibby, Roma antica, I, 91; Lanciani in , 1870, p. 40. Plinio (III, 9) attribuisce TAggeie a Tarquinio il Su-perbo, e lo pone tra le più mirabili opere. (^) Urbis autem ipsius nativa praesidia, quis est tam negligens, quinon habeat animo notata planeqiie cognita? ciiius is est tractus duc-tusque muri, quum Romuli, tum etiam reliquoruni regum sainentia de-finitus ex omni parte arduis praeruptisque montihus, ut unus aditus,qui esset inter Esquilinum Quirinalemquo montem, maxima aggereobiecto, fossa cingeretur vastissima: atque ut ita munita arx circum- 1 Plinio, III, Mura e Aggere di Servio {Aiutai, hlit. e Collina) 724 GRANDI MONUMENTI. [Lib. II —. - ,—» muoverà alla conquista del mondo, sono già rinchiusidal pensiero di un genio che crede all eternità e aglialti destini di Roma, e che apre la via ai suoi progressiTatari *. La città eterna è già sorta, e gli artefici della civilis-sima Etruria sono chiamati a farla bella e magnifica. Sicostraiscono la piazza dei comizi e la curia abbellite«•olle spoglie dei vinti-: sorge il gran circo acui spet-tacoli in appresso trarrà un popolo innumerevole (*). , alTorzato di fondamenti stupendi, si adornailei tempio di Giove, edificio degno, dice Livio ^, del redegli Dei e degli uomini, degno del nome romano e dellamaestà del luogo che i fati vogliono capo del mondo Q).lI la giovine Repubblica ha la gloria di dedicare solen-nemente al re degli Dei il famoso edificio a cui detteroopera due re etruschi. Si scavano le cloache per dare scolo nel Tevere allei


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