Storia dell'Italia antica . aia di anni rimangono in piedicolle loro gigantesche colonne di ordine dorico a ren-dere testimonianza come larte antica sapesse accoppiarela bella eleganza colla più stupenda grandezza: monu-menti inalzati in varii tempi da genti diverse, di cuiparlano anche i sepolcri e i vasi dipinti, e le tazze ma-gnifiche, le grandi statue dimperatori e di numi, e altrebelle opere darte, splendidi della grande pro- i) strabene, V, 9; VI. I: Plinio, IH. 10; Dionisio, I. 7:3; Livio; Vili,17; XXII, 36. IMolte medaglie di Posidonia rappresentano in varii modiNettuno [Pos
Storia dell'Italia antica . aia di anni rimangono in piedicolle loro gigantesche colonne di ordine dorico a ren-dere testimonianza come larte antica sapesse accoppiarela bella eleganza colla più stupenda grandezza: monu-menti inalzati in varii tempi da genti diverse, di cuiparlano anche i sepolcri e i vasi dipinti, e le tazze ma-gnifiche, le grandi statue dimperatori e di numi, e altrebelle opere darte, splendidi della grande pro- i) strabene, V, 9; VI. I: Plinio, IH. 10; Dionisio, I. 7:3; Livio; Vili,17; XXII, 36. IMolte medaglie di Posidonia rappresentano in varii modiNettuno [Posidonó) armato di tridente, da cui prese il nome. Vedi DeLuynes, Medailles inediies in Annal. Istif., 1841, pag. 133, e Fabretti,Glossar. Ital., pag. 1038; Bullett. , anno IV, p. 177 ecc. 1 Lombardi, loc. cit. ; Gerhard, in Bull. Islit. ^ 1829 p. 169; Scliulz, ivù 1812 p. 33-11;JiuUettlno archeolog. Napoletano^ Anno I, aprile 1843, pag. 49, e II, p. 75. — Storia dell Italia antica — I. 37 290. Cap. IV. j le rose di pesto. PETILIA lucana, licosa, ecc. 291 sperila procacciata col commercio marittimo di cui sihanno le prove nel porto Alburno veduto dal poeta sa-tirico *, e nelle monete con Nettuno signore del mare,e con navi, àncore e timoni e altri strumenti dei navi-ganti (). I contorni di Pesto andavano famosi per le te-pide aure; e la poesia cantò lo squisito odor delle roseche in quei lieti giardini, come a Samo, fiorivano duevolte all anno K Ma ora il viaggiatore cerca invano leantiche dehzie nel luogo fatto squallido e deserto dallamal aria delle paludi. Poco al di là di Pesto alle falde del monte della Stellavuoisi che fosse Petilia Lucana 3, diversa dallaltra chefa nel territorio di Crotone, e quindi incontrasi la puntadella Licosa, anticamente promontorio Posidonio o Eni-peo al quale aveva fme il golfo Pestano. Di contro alpromontorio tra Pesto e Veha è oggi lisoletta Licosadetta anche Isola piana, tutta piena di scogli, la qualefu Leu
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