Storia dell'Italia antica . one come stabilita in di-ritto. 1 Dionisio, II, 13; Livio, I, 15; Servio, Ad Aen., XI, 603. 2 Livio, I, 30. 3 Livio, XLII, 61. 4 Tacito, Annaìi, VI, IL Cap. III. IL RE ELETTO DALLE CURIE. 703 dai patrizi radunatiraccolto nella Curiapersona che si avevaad eleggere, e lin-terré ne faceva laproposizione alle cu-rie che avevano lar-bitrio di accogliere0 rigettare il candi-dato proposto. Ac-cettato che fosse, siinaugurava, e quindiegli stesso portavaalle curie la leggeper avere V imperioda cui venivano alui i poteri come ca-po dell esercito edello Stato, e 1 au-torità de


Storia dell'Italia antica . one come stabilita in di-ritto. 1 Dionisio, II, 13; Livio, I, 15; Servio, Ad Aen., XI, 603. 2 Livio, I, 30. 3 Livio, XLII, 61. 4 Tacito, Annaìi, VI, IL Cap. III. IL RE ELETTO DALLE CURIE. 703 dai patrizi radunatiraccolto nella Curiapersona che si avevaad eleggere, e lin-terré ne faceva laproposizione alle cu-rie che avevano lar-bitrio di accogliere0 rigettare il candi-dato proposto. Ac-cettato che fosse, siinaugurava, e quindiegli stesso portavaalle curie la leggeper avere V imperioda cui venivano alui i poteri come ca-po dell esercito edello Stato, e 1 au-torità dei giudizi *.Le curie creavanoanche gli altri ma-gistrati e statuivanosulle cose toccantila guerra e la pace: {) La Curia Ostilia dicui diamo la pianta, stavanel Fòro presso il Comi-zio. Vedi Canina, FóroRomano, pagina 2G6 etav. IH. 1 Livio, I, 22, 35; Cicerone,De Bepubl.^ II, 13, 17, 18, 20e 21. nellassemblea delle curie. 11 senatoOstilia () deliberava intorno alla 4<5S^ D In _ i21 [y y -ni rj||n|[D][n][a][n]lnr DP,. Curia Ostilia. 704 LASSEMBLEA DELLE CURIE E IL SENATO. [Lib. II. e quindi si vede che gran parte della sovranità stava inesse. Ma non avevano assoluti poteri. Il senato jie tem-perava lautorità, perchè senza la sua licenza non pote-vano radunarsi le loro assemblee, non era permesso di-scutere se non ciò chei proponeva, e niuna cosa avevaforza di legge anche dopo la deliberazione delle curie, seil senato non la ratificava con nuovo e definitivo cle-creto *. E queste sovrane assemblee, in cui non per testema per casate davasi il voto (*), non erano altro che as-semblee di patrizi. Gli autori, che le ricordano, parlanodi 2^opolo: ma esaminando e confrontando le loro espres-sioni si vede che quello è popolo di patrizi, e che ivinon si allude in modo veruno alluniversale della città,né molto meno alla plebe, perchè sappiamo che essanon aveva diritto legislativo, e che non vi poteva esseresuffragio universale sotto limpero geloso ed esclusivodel patriziat


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