. Illvstratione de gli epitaffi et medaglie antiche . notationi di molti hùomini riputati dotti,egli hannotutti corrotto il vero tefto dOuidio,dicendo, 1>ignam animampoena congesti* edidit armis, quafiche exuit anìmam dignarii poena congesti* armis, non fìàmolto migliore che non è laltro , come bene ha dichiara-to Tullio nell oratione per Ligario, doue ei pone queftoverbo 6xuere per diporre,in quefto modo,Cicerone. Nonne kumaniutetn omnem exuiffès? Et per ciò fa-rebbe meglio qualche volta hauere manco faenza &Ì quale mi fa qui hora fìmilmente cófìderare chequello fu il medefimo


. Illvstratione de gli epitaffi et medaglie antiche . notationi di molti hùomini riputati dotti,egli hannotutti corrotto il vero tefto dOuidio,dicendo, 1>ignam animampoena congesti* edidit armis, quafiche exuit anìmam dignarii poena congesti* armis, non fìàmolto migliore che non è laltro , come bene ha dichiara-to Tullio nell oratione per Ligario, doue ei pone queftoverbo 6xuere per diporre,in quefto modo,Cicerone. Nonne kumaniutetn omnem exuiffès? Et per ciò fa-rebbe meglio qualche volta hauere manco faenza &Ì quale mi fa qui hora fìmilmente cófìderare chequello fu il medefimo Titano, che rinouò in vn altra me-daglia dariento la rapina delle femmine Sabine nel modoche fi vede qui di fòtto : oc del quale, come filo Luogote- Comentanj nente m Francia, ha fatto métione Cefàre ne i fuoi Corn-ell Celare. .. . r mentanj nel nj. OC quinto libro rdouefitroua che ei fuMorte di Ti- ammazzato à tradimento da Ambiorige & Catiulco amicifìnti de Romani, effendofi troppo fidato de fìioi nimicinaturali* Ecco DE GLEPITAFFI ANTICHI. 135 Ecco come molti, che fi impacciano di medaglie, ocnon fanno le hiftorie, fitrouano ingannati bene IpeiTo,tenendo cara vna Medaglia,che non vale, Si vn altra {pre-giandone come goffa & comune, clic è degna d eiìcre fti-mata , facendo con* torto à la veneranda antichità efignoranti, che ne fanno mercanzia & le nafeondanno per Contro giimonftrare defTere Anticarij, èc fare credere alle perfone ]8norantIchc ri 1 terrario le me che egli hanno buono ingegno , 83 /pendono il temoo in nobili, fenza considerare che ei ne tolgano il piacere&: foccalìone di /eruirfene à gli huomini dotti per amae-ftramento de Principi, à Pvno oc laltro de quali /blamenteappartiene di ragunare Se dhauere con fatte quanto al fatto di Turpiliano,io credo certamente che offltjjdiTurei fbfle quello medefìmo^che al tempo di Nerone effendo PiIjano-flato Proconfòlo in Bitinia, & di poi Confolo a Roma, OCfinalme


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