Relazione delle pubbliche feste fatte dalla città di Milano alli 7 di giugno 1716, per la nascita del Serenissimo arciduca Leopoldo, principe delle Asturie . le luci altere Real Germe, e dormi alquanto. Se noi fai, ti flanno accanto Cento , e cento armate fchiere.^ pur le altere luci Real Germe, e il fonno godi. Se noi fai, per tuoi cuftodi Veglian cento, e cento biondo Apollo afcolta I noftri prieghi, e ferba Oltre alletade acerba il nato Infante. Serbar tu folo il puoi, Che con li raggi tuoi Virtù nellerbe infondi, e nelle divo Pan afcolta I noftri prieghi


Relazione delle pubbliche feste fatte dalla città di Milano alli 7 di giugno 1716, per la nascita del Serenissimo arciduca Leopoldo, principe delle Asturie . le luci altere Real Germe, e dormi alquanto. Se noi fai, ti flanno accanto Cento , e cento armate fchiere.^ pur le altere luci Real Germe, e il fonno godi. Se noi fai, per tuoi cuftodi Veglian cento, e cento biondo Apollo afcolta I noftri prieghi, e ferba Oltre alletade acerba il nato Infante. Serbar tu folo il puoi, Che con li raggi tuoi Virtù nellerbe infondi, e nelle divo Pan afcolta I noftri prieghi, e alfine Orna di gloria il crine al nato Infante. Tu 1 puoi, che avelli in guerra Là neir Indica terra Col 48 Col tuo valor tante vittorie, e tante». troppo già del voftro amabil canto Fefte pompa, o Pallori. In voi difcerno Sùl gran foggetto egual decarmi il Tu dApollo, e tu 1 favore eterno Merti di Pan : degni, che il cieco oblìo Del voftro ftil non faccia afpro , che meco voftra gara udio, Vi renderà di bella lode ornati. Valorofì Paftor , chiudete il finor bevvero i prati. Di Atcfic Mirfmio F^é.. PER 4?CANZONE ANACREONTICA, ORa, fé voi volete ,Vagando andar potrete, Mie non più care agnelle. Mi chiama altro piacere Nuove cofe a vedere, Quanto di voi più belle ìChe femplici coftumi ! Condur larmento ai fiumi , Veftir lane mefchine, TelTer fifcelle, e canne, Viver fra le capanne, Morir di ftento alfine:Sorger con lalba in cielo, Soffrir deverni il gelo, E il caldo raggio eftivoà Pafciuti tra le fratte Sol di caftagne, e latte Prefi dagli altri a più chiare Vò un poco innebriare Le difufate luci : Derbe in vece, e di fiori * Di Ninfe, e di Paftori Veder Soldati, e Duci. D E 5o E* nato un certo Infante,Di cui fembra baccantePer giubilo la 1 vuol già forte in cunaChi terror della Luna :Chi fulmin della guerra. Città non è sì tarda, Ove per lui non ardaDi fochi altera , che qui v


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