. La chiesa e il convento di S. Michele in Bosco. ghi steccati : il 18 Ottobre vi lavoravano quattro-mila del quartiere di S. Francesco, il 23 altri seimila del quar-tiere de Servi, il 28 quei di S. Domenico in seimila l. Gli Oli-vetani dovettero abbandonare il comodo ritiro e si trasferironoa S. Bernardo, altro monastero dello stesso ordine. Così iltranquillo cenobio, dopo sessantaquattro anni dalla sua costru-zione, si mutò in caserma e nei tranquilli chiostri dipinti, dove* prima salmodiavano i monaci, bivaccarono allora le truppe mer-cenarie del Bentivoglio. Ma pel momento le cose volsero


. La chiesa e il convento di S. Michele in Bosco. ghi steccati : il 18 Ottobre vi lavoravano quattro-mila del quartiere di S. Francesco, il 23 altri seimila del quar-tiere de Servi, il 28 quei di S. Domenico in seimila l. Gli Oli-vetani dovettero abbandonare il comodo ritiro e si trasferironoa S. Bernardo, altro monastero dello stesso ordine. Così iltranquillo cenobio, dopo sessantaquattro anni dalla sua costru-zione, si mutò in caserma e nei tranquilli chiostri dipinti, dove* prima salmodiavano i monaci, bivaccarono allora le truppe mer-cenarie del Bentivoglio. Ma pel momento le cose volsero tranquille in città. Lamorte di Alessandro VI e la malattia del Valentino poserotregua ai timori dei bolognesi, che si videro liberati dal terri-bile nemico. Giovanni II, se crediamo al Ghirardacci, ne mo-strò tanto contento che mentre prima era solito vestire discuro, dopo la morte dell aborrito pontefice, fu veduto aggi-rarsi per la città vestito di rosa. 1 G. Gozzadini, Memorie per la vita di Giovanni II , 1839, C. CORO NOTTURNO DIPINTO DA INNOCENZO DA IMOLA (1517) IL Ritorno degli Olivetani a S. Michele in Bosco nel principio delcinquecento. — Ampliamento della chiesa e costruzione dell attualefacciata e del portico annesso. — La fabbrica del refettorio. — Lepitture di Innocenzo da Imola nella chiesa e nel coro notturno edel Bagnacavallo nella sagrestia. — Gli stalli intarsiati da fra Raf-faele da Brescia olivetano. — Il monumento di Alfonso Lombardiad Armaciotto dei Ramazzotti. — Lo scultore Bernardino da Milanoe la sua attività artistica per un trentennio. — I tre chiostri. — Lacappella dell orto. — Gli ampliamenti nel monastero, durante il secoloXVI. — Il Vasari e gli scolari dipingono il refettorio. — La ricchezzadegli Olivetani e le arti minori a S. Michele in Bosco. Ad Alessandro VI succedeva nel pontificato Giulio II, ilcui carattere bellicoso non doveva tardare a rivolgersi indanno del Bentivoglio. Per riconquistar


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