. Delle imprese, trattato . orifmi di,, Hippocrate, Sic mitrìcem (parlano del feme ) ìllud exugere, que~„ admodum Ceruiis ad Orificium cuniculi appofitis naribus, inde extra-,, hitferpentem. XenoFonte è citato per teftimonio con queltc parole > Ea*^? dviuay^/j» y^ i(fi\Kau^tì 7tS ^ViUfAATl ffKoTo7 -f c^iv ^ XSU KdLjiKKH itfòi Icturliù, Exaiijìus Ceriius ac vulneribiis exulceratusy fuojpi-rituferpentem ottenebrai, adfefeq\ trahit ; fé bene quefta traduttio-ne è riprefa, e tenuta per megliore quella diCornario, doueì^iMoj^n, lignifica attrahente . Oppiano dice, che in Libia af-faltato il Ceru


. Delle imprese, trattato . orifmi di,, Hippocrate, Sic mitrìcem (parlano del feme ) ìllud exugere, que~„ admodum Ceruiis ad Orificium cuniculi appofitis naribus, inde extra-,, hitferpentem. XenoFonte è citato per teftimonio con queltc parole > Ea*^? dviuay^/j» y^ i(fi\Kau^tì 7tS ^ViUfAATl ffKoTo7 -f c^iv ^ XSU KdLjiKKH itfòi Icturliù, Exaiijìus Ceriius ac vulneribiis exulceratusy fuojpi-rituferpentem ottenebrai, adfefeq\ trahit ; fé bene quefta traduttio-ne è riprefa, e tenuta per megliore quella diCornario, doueì^iMoj^n, lignifica attrahente . Oppiano dice, che in Libia af-faltato il Ceruo da moltitudine di Serpenti, da cui molte pon-ture riceue, egli conia fola bocca luccide. Alcuni dicono, I^Ceruìcoche i Cerui mangiano i Serpenti per purgarli,& in particolare ^j purg^anda certi ucrmi, che nafcendo nel uentre afcendono alla gola,Gli Arieti marini, con Thalito delle narici^cacciano dalle foc-tcrranee pietre le Foche. N n 11 n a Lhu- DELLE I M PRESE LhiUTjile flato, ofcuraglì j; tra cane F^pi in arenoft chlofiri Oueft frange il mar dentro Veloro ,Batton le (pume di Marini Moflri Squamofecode, che pria donne foro .Tre fono, e par che ognvno il vólto mofìri Fuor datonde,gentil, dolce, e canoro,Partenope, Leucofia, e Jjgia fanno In Tibie, in Cetre, in Vocefccrno, e danna. T^me han di cantatrici, e per il nome ÌSlcn è chi ardifcaprouocarìe al canto .Ma quando tHorion, che in India hci dome Le figlie dHimeneo, ne vuole il vanto,Terfcorno attuffangiù thumide chiome, E fanno altiero il mar col mcsìo pianto »Vii huom farebbe molte volte fcorno ^ chi per faììiahd troppo altiero il corno. LHo- LIBRO TERZO. 51 i?*)^fi^(3^;r^^ H ORIONE , come fcriue elitario, è Vc- \1 mÈ^ ^^^l« rimileallErodio,con le gambe roffe, ^T <h!^W^% coligli occhi cerulei, e che ognaltro ecce- imprefa3:?SÌs% de nel cantare. VeralmprefadiHuominidi dhuomim*\^f^^^ bellisfìmo rpirito,ma di bafla conditione, ^^ ^^^^^^tWJ^^^ e dalla pouertà oppresfijdi cui d


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