Rendiconti . e del composto non è però facile a stabilirsi, perchè il nuovosolido che si forma avvolge i cristalli di Sn S e li sottrae alla reazionecol liquido, il quale, invece di reagire a 480° fin che dovrebbe, continua asolidificare mentre la temperatura si abbassa a 460° dove cristallizza leu-tettico. Questo si deduce dai tempi di arresto a 480° e 460°: a 480° iltempo di arresto è massimo fra il 25 e il 35% di SnS, mentre, come è () Metall. 5, 114 (1908). — 539 — indicato nella figura, larresto eutettico sparisce solo verso il 70 % • Fra il25 e il 35% di SnS non cè però modo di stabilire


Rendiconti . e del composto non è però facile a stabilirsi, perchè il nuovosolido che si forma avvolge i cristalli di Sn S e li sottrae alla reazionecol liquido, il quale, invece di reagire a 480° fin che dovrebbe, continua asolidificare mentre la temperatura si abbassa a 460° dove cristallizza leu-tettico. Questo si deduce dai tempi di arresto a 480° e 460°: a 480° iltempo di arresto è massimo fra il 25 e il 35% di SnS, mentre, come è () Metall. 5, 114 (1908). — 539 — indicato nella figura, larresto eutettico sparisce solo verso il 70 % • Fra il25 e il 35% di SnS non cè però modo di stabilire con precisione qualeè la concentrazione a cui corrisponde il tempo massimo di arresto a 480°,non potendosi ricorrere allartificio di mantenere a lungo i miscugli versoi 480° per dar tempo alla reazione di compiersi, perchè le esperienze consostanze come i solfuri debbono essere fatte con una certa rapidità per laperdita di zolfo che essi subiscono se esposti a lungo a temperature SfcjSjioo 90 so 10 to SO LO 30 20 10 0 0 IO U 90 1,0 SO 60 70 80 90 100 SlM. Noi abbiamo voluto anche fare tre esperienze con miscugli di 50 gr. luno— e perciò i tempi di arresto non ne sono riportati nella tabella — e ri-spettivamente con 28. 60, 30. 85, 34. 76 % di Sn S, nella speranza di avereeffetti termici più notevoli che ci permettessero di trarre conclusioni conmaggiore sicurezza; ma la durata dellarresto a 480° fu quasi la stessa pertutte e tre le composizioni. Pur non permettendoci così i risultati delle esperienze di stabilire esatta-mente la formola del composto, noi crediamo però molto probabile per essola formola = Sn(SbS8)2 la quale richiede 30,97% di metasolfoantimonito di stagno verrebbe così a porsi a lato ai varialtri metasolfoantimoniti che si trovano in natura, e ai quali abbiamo ac-cennato in principio. — 540 — Dalla parte di Sb2 S3 cristalli misti non esistono, o esistono solo in con-centrazione molto piccola in Sn


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