. Cremona fedelissima citta et nobilissima colonia de Romani : rappresentata in disegno col svo contado et illvstrata d'vna breve historia delle cose piv notabili appartenenti ad essa et de i ritratti natvrali de dvchi et dvchesse di Milano e compendio delle lor vite . i Cremona, oueflette molti meli. Del fudetto mefe dAgofto pagò la noftra cittàdeciotto mila feudi al Du-ca. Alli vi. dOttobre la città di Pauia fu prela da Franccfi, che erano difecfi in Italia conMonfìg. diLautrccàfauorcdelDucaFrancefco,edopò ledere Hata fàccheg^iata per fettegiorni continui, fu confegnata al Duca. HebberoiCrem


. Cremona fedelissima citta et nobilissima colonia de Romani : rappresentata in disegno col svo contado et illvstrata d'vna breve historia delle cose piv notabili appartenenti ad essa et de i ritratti natvrali de dvchi et dvchesse di Milano e compendio delle lor vite . i Cremona, oueflette molti meli. Del fudetto mefe dAgofto pagò la noftra cittàdeciotto mila feudi al Du-ca. Alli vi. dOttobre la città di Pauia fu prela da Franccfi, che erano difecfi in Italia conMonfìg. diLautrccàfauorcdelDucaFrancefco,edopò ledere Hata fàccheg^iata per fettegiorni continui, fu confegnata al Duca. HebberoiCremonefi grandiilima compadronedi quella città loro amica, e perciò mandarono vn bando, che niuno porcile comperare neportare in Cremona robbe di quel facco. HaueuavnfoIdatodiRauenna ottenuto di con-durre il cauallo colla flatua di bronzo, che vi fiede fopra, e dicono elfer del Rè Gifulfo,à Ra-uenna, di donde altre volte era (lataleuata, ma clfendo alRauennate flato dato altro pre-mio , fu la detta flatua fatta fermare in Cremona, &pcr ordine di Annibale Picenardo Ca-ncellano , & Colonello dellcfanterie di ella città, fu npofla nel cartello, e poco dopò riman-dataaPauia. E mentre era nel noftro cartello , auenncvncafononmdegnodcfaperfi. E quel. m Iri ìgggg^gag p® m 1 8 ss s£*nyx > sr ~~zr - vJ- òt^g^j ;^j xxij LIBRO quel cauallo bd Mimo, e pare naturale ; paflàndo dune] uè apprelTo il luogo douc era ripo-lto, vn ragazzo di Italia del Picenardo, che conduceua vn cauallo con la capezza fola, non lìtolto hi vicino il vero cauallo al cominciò àannitrire, &à tirare calcia auentato-fegli 1 uriofameure adoflò, credendolo viuo lo prete co denti. Viuono ancora alcuni che fitrouaronoprefeniiàqueltofpettacolo. Non votacele (ancora che iìa fuori del mio prin-cipaleinfticuto)chequeltannomedefimoiinoalli v i. delmefcdi Mao-gio hi prefalal-ma città di Roma, e pofta miferamente à facco dalleifercito Imperiale,che era de Tedelchi,e Lancichinecchi,tutti infe


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